Parco archeologico di Baia, Mercurio ritrova la sua testa dopo 45 anni

Rubata nel 1978 e ritrovata grazie al lavoro dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale

Parco archeologico di Baia, dopo 45 anni Mercurio ritrova la sua testa
Parco archeologico di Baia, dopo 45 anni Mercurio ritrova la sua testa
di Antonio Cangiano
Venerdì 4 Agosto 2023, 16:33 - Ultimo agg. 5 Agosto, 12:50
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Finalmente è possibile ammirarlo per intero, con la preziosa testa giovanile adornata da riccioli sulla fronte, secondo la moda dell'epoca imperiale.

Stiamo parlando della statua del dio Mercurio delle Terme romane di Baia, un prezioso tassello della storia romana dei Campi Flegrei, svelato durante la trasmissione Noos condotta da Alberto Angela, andata in onda giovedi sera su Rai 1.

 

In un comunicato del Parco archeologico Campi Flegrei, la storia del ritrovamento: «Era la notte tra l’8 e il 9 giugno del 1978 quando la testa della statua di Hermes, ritrovata qualche decennio prima nella Villa della Sosandra a Baia, sparì.

Fu brutalmente staccata dal corpo, lì dove il Maiuri l’aveva posizionata, vicino all’altra celebre statua ritrovata nell’area, l’Afrodite Sosandra. Da subito partirono le ricerche e qualcosa i Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio Culturale dovevano già aver scoperto visto che l’8 maggio dell’anno successivo arriva alla Soprintendenza di Napoli una lettera dalla Germania. La testa, ben riconoscibile per quella particolare macchia rossastra sulla bocca, è stata restituita e provvisoriamente depositata nella Glyptothek di Monaco di Baviera . Pochi mesi e gli stessi Carabinieri, l’11 luglio del 1979, restituiranno all’allora Soprintendente Fausto Zevi la testa di Hermes, in apparente buono stato. Da lì in poi inizia però una nuova, più lunga, avventura per questo sfortunato reperto, anche a causa del percorso giudiziario per il furto, che non rende possibile l’immediata ricollocazione. Il tempo e l’enormità del materiale depositato nei depositi del Museo Archeologico di Napoli fanno si che del reperto si dimentichi la collocazione, ma, alcuni mesi fa, una intensa, ma anche fortunata, indagine degli archeologi del Parco archeologico dei Campi Flegrei porta a ritrovare la scatola originaria, con ancora il giornale del 1979 che avvolgeva il prezioso marmo. Ci è voluto poco, da quel momento, ad unire le forze di tutte le istituzioni coinvolte, e grazie anche all’aiuto Scuola di Alta Formazione per il Restauro - ICR , la testa di Hermes è oggi tornata a Baia, come 45 anni fa, ma anche come oltre 2000 anni fa, nel luogo dove gli antichi romani l’avevano voluta».

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