Ripetute offese all'onore e alla reputazione del comandante della polizia municipale: il sindaco di Pomigliano, Raffaele Russo, è indagato per diffamazione. L'indagine del pm della procura di Nola, Aurelia Caporale, punta sugli attacchi lanciati da Russo al colonnello Luigi Maiello durante i comizi tenuti nella campagna elettorale dello scorso maggio. Attacchi con cui il candidato sindaco, poi eletto per la settima volta alla guida della città, aveva definito Maiello «uno sceriffo senza cervello che si è inventato la camorra e il sacco edilizio». Attacchi ai quali il comandante aveva risposto con la querela.
Invettive lanciate contro il principale artefice di due indagini.
Ieri i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli e Angelo Bonelli, hanno chiesto l'invio della commissione d'accesso al Comune di Pomigliano, anche «rispetto ad alcuni fatti gravi avvenuti durante la campagna elettorale». «Russo scrivono i parlamentari ha negato l'esistenza della camorra denigrando chi la combatte». Ieri sera il sindaco ha replicato con un post sui social: «Sono andato in carcere per aver combattuto la camorra e per la mia onestà sono stato votato da 15mila persone: Bonelli e Borrelli sono ridotti a fare il braccio armato di un miserabile progetto».
Ma oltre all'avviso di garanzia a Russo, anche un altro episodio sta alimentando nuove tensioni. L'altro giorno il sindaco ha rimosso dall'incarico di capo dell'ufficio tecnico e lavori pubblici, l'architetto Lucia Casalvieri, il dirigente comunale che, quando era sindaco Gianluca Del Mastro del centrosinistra tra il settembre del 2020 e il febbraio 2023, ha dato un impulso decisivo alle inchieste di Maiello. Dall'indagine denominata «Piano Casa» sarebbero emersi una serie di presunti illeciti: volumi degli edifici gonfiati, certificazioni false, intrecci tra tecnici, politici, imprese e camorra.
Nel decreto firmato il 31 luglio che dispone la fine dell'incarico dirigenziale, Russo scrive che «è stato deciso di non rinnovare il contratto di Casalvieri rescindendolo anticipatamente per motivi organizzativi». Il sindaco ha fatto spacchettare l'ufficio tecnico in due settori gestiti da altrettanti «reggenti». Un provvedimento dettato dai principi di «autonomia, efficienza e contenimento della spesa». Pochi giorni prima era stato rimosso anche il segretario generale del Comune, Matilde Esposito, pure lei nominata da Del Mastro. Ma gli assetti sono cambiati e Russo ha deciso un repulisti rimuovendo coloro che, insieme a Maiello, avrebbero lavorato per bloccare il Piano casa.