Tornano le stese, colpito negozio di pneumatici

Colpi di AK 47: le estorsioni dei clan per la campagna di Natale

Tornano le stese, colpito negozio di pneumatici
di Marco Di Caterino
Sabato 4 Novembre 2023, 08:47
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Due raid del racket delle estorsioni in meno di quattro giorni. È allarme rosso nell'hinterland a nord di Napoli, dove i clan hanno iniziato la «campagna» di Natale con una spedizione punitiva a Grumo Nevano, dove lunedì scorso due «pistoleros» della camorra hanno esploso una decina di colpi calibro nove contro un tomaificio e un laboratorio di sartoria, mentre la notte scorsa sconosciuti hanno esploso una raffica di una decina proiettili con un kalashnikov contro le serrande del «Centro Gomme Più», in viale Primo Maggio a Cardito.

Il raid, come hanno poi accertato i carabinieri della compagnia di Caivano, diretta dal capitano Antonio Maria Cavallo, è stato portato a segno nel cuore della notte ma, nonostante il forte rumore provocato dalla raffica del fucile AK 47, nessun residente della popolosa zona ha segnalato, neanche in forma anonima, la stesa alle forze dell'ordine.

Infatti l'allarme è scattato solo diverse ore dopo, quando in mattinata, al momento dell'apertura dell'officina uno degli addetti del negozio ha notato sulle serrande diversi fori di ingresso di proiettili.

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Sul posto i militari della sezione rilievi hanno rinvenuto e sequestrato una decina di bossoli calibro 7,62, e accertato la presenza di altri fori di proiettili sulle serrande della pizzeria adiacente al «Centro Gomme Più», chiaro indizio che la raffica era stata esplosa da un veicolo in movimento. Indizio, questo, diventato realtà quando dalle immagini registrate da alcune telecamere della zona, acquisite e visionate dagli inquirenti, è emerso che ad agire erano state due persone con il volto coperto, che giunte a tutta velocità a bordo di uno scooter nei pressi dell'obiettivo avevano sparato senza fermarsi. Il titolare dell'attività ha dichiarato agli inquirenti di non aver mai ricevuto richieste estorsive e nemmeno minacce. Per gli inquirenti, invece, nessun dubbio sulla matrice camorrista del raid.
 

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