Asili nido a Napoli, lo sciopero delle maestre senza stipendio

La protesta degli operatori nelle Municipalità 2, 4, 7, 8, 9 e 10

Lo sciopero delle maestre senza stipendio
Lo sciopero delle maestre senza stipendio
di Silvia Pepe
Venerdì 6 Ottobre 2023, 10:00
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Quattro mesi senza stipendio, eppure continuano a prestare un servizio alle famiglie e ai loro bambini. Sono alcune tra le maestre, le operatrici e gli operatori in servizio negli asili nido comunali delle Municipalità 2, 4, 7, 8, 9 e 10 che ieri hanno scioperato per la seconda volta in sei mesi, la prima il 15 maggio scorso, perché non ricevono lo stipendio e molti di loro non possono più pagare le bollette, mentre altri neanche fare la spesa. Questi operatori e insegnanti sono risorse preziose per il territorio e per le famiglie: lavorano presso strutture comunali a gestione indiretta, ovvero con contratti con cooperative e società di servizi educativi. Le famiglie dei piccoli alunni degli asili nido sono solidali con le maestre ma preoccupati per la continuità del servizio.

«Garantiamo un servizio di qualità dal mese di ottobre dello scorso anno senza aver mai avuto un pagamento puntuale - hanno spiegato ieri le maestre durante un presidio davanti a Palazzo San Giacomo - Ora, con quasi quattro mesi di arretrati, cominciamo ad avere difficoltà anche a venire a lavorare la mattina».

Molti di questi lavoratori infatti vengono dalla provincia e l'aumento del costo della vita si è aggiunto alla mancanza di denaro. 

«In questa situazione ci sono circa una settantina di docenti e di lavoratori senza stipendio da ormai quattro mesi che accudiscono un totale di un centinaio di bambini molto piccoli, da zero a tre anni - spiega il segretario regionale con delega ai Ssaep della Fp Cgil, Marco D'Acunto. Abbiamo apprezzato il lavoro che il Comune di Napoli ha provato a fare durante il periodo estivo per modificare una situazione che si è impelagata dal primo giorno in cui queste cooperative si sono viste aggiudicare la gara, circa un anno fa. Dopo un incontro in Prefettura nella scorsa primavera sembrava tutto rientrato. Ma ora siamo punto e a capo, e non avendo avuto ad oggi alcun risultato siamo stati costretti allo sciopero. E ci riserviamo di programmare entro ottobre altri due giorni consecutivi se la situazione non dovesse cambiare». 

Al momento sarebbero tre le cooperative che per tutto l'anno scorso non hanno pagano regolarmente gli stipendi, e i sindacati chiedono al Comune di intervenire in maniera sostitutiva per almeno saldare gli arretrati. O magari riassegnare eventualmente gli appalti. 

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«Siamo in questi asili da molto tempo - hanno raccontato alcune operatrici - Non ci siamo mai trovate in una situazione vergognosa come questa. A noi non piace creare disagio alle famiglie e ai loro piccoli, ma non abbiamo altra scelta. Questo secondo sciopero nel giro di pochi mesi deve servire a far capire che la misura è colma e che restare senza stipendio per quasi quattro mesi è un disagio altrettanto grande». La Fp Cgil, adesso, chiede all'amministrazione comunale e all'assessore alla Famiglie e all'Istruzione Maura Striano di fare un passo in avanti e prendere una decisione perché le cooperative rispettino gli impegni presi sia con i lavoratori che con il Comune. «Questo sciopero non è contro un servizio, bensì per tutelare un diritto alla retribuzione calpestato ormai da troppo tempo - spiega Gennaro Acampora, capogruppo del Partito democratico al Consiglio comunale - L'assessore Striano e la neo dirigente del servizio istruzione stanno seguendo la vicenda con il massimo impegno, noi come gruppo Pd non molleremo fino a quando non ci saranno le garanzie economiche essenziali. Saremo sempre al fianco di persone che svolgono un lavoro delicato con tanti bambini, e che ogni mese hanno tasse e bollette da pagare per le loro famiglie«. Oggi si rientra in classe ma la vicenda è ancora incerta. Resta non solo il nodo del rientro e il pagamento degli arretrati, ma anche la gestione delle trattative con le cooperative. «Sto seguendo in prima persona la vicenda - spiega l'assessore Striano - Ho partecipato anche al tavolo di raffreddamento convocato in Prefettura prima della pausa estiva nel corso del quale il titolare dell'appalto di gestione aveva preso una serie di impegni. Ci ritroviamo ad ottobre con la stessa situazione. Come ente locale stiamo approfondendo la situazione sul piano amministrativo e giuridico per comprendere quali strumenti possiamo utilizzare per sbloccare la situazione in tempi brevi anche prendendo in considerazione l'ipotesi di anticipare gli stipendi». 

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