Maradona morto tre anni fa, il ricordo di Napoli e dei napoletani

Al Maschio Angioino, nella sede della Fondazione Valenzi, si inaugura l'esposizione di foto “Ultras Napoli. Questione sentimentale”,

L'altare di Maradona nei giorni della morte
L'altare di Maradona nei giorni della morte
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Mercoledì 22 Novembre 2023, 11:00 - Ultimo agg. 17:03
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Fra tre giorni ricorrerà il terzo anniversario della morte di Diego Maradona e Napoli si appresta a ricordarlo alla sua maniera: niente celebrazioni tristi e malinconiche ma feste, partite di calcio, mostre, happening. Perché per Napoli Diego non se n'è mai andato, è sempre lì, presente nei discorsi, nelle bandiere, nei cori da stadio, nei ricordi che si tramandano come quelli di una persona di famiglia di padre in figlio.

Molti degli eventi sono già stati definiti e il programma è noto, altri momenti di festa e ricordo per il Pibe de Oro sono ancora in fase di ultimazione, sicché il programma delle giornate dedicate a Diego andrà certamente arricchendosi nelle prossime ore.

Per l'intera giornata di sabato, data del terzo anniversario della morte del campione, è prevista ressa al murale dei Quartieri Spagnoli.

Si pensa anche a un presidio da parte della polizia municipale per affrontare i prevedibili assembramenti e consentire afflusso e deflusso senza caos, con gestione del transito pedonale, così come avviene in certi giorni di grande affollamento natalizio al Centro Storico.

Proprio al murale è previsto il concentramento degli ultrà e la giornata di ricordo è stata annunciata con un post social: «II 25 novembre per noi tutti non sarà mai più una data come le altre: in quel giorno, tre anni fa, la vita di Diego si è spenta... Nel ricordo di quel giorno dunque vogliamo invitare tutti i fedeli (sic) che ci faranno visita sabato 25 di portare un lumino a led da poter accendere in sua memoria. Alle ore 18 poi trasmetteremo Atalanta-Napoli perché non c'è modo più bello per ricordare Diego, vedere il Napoli, il suo Napoli insieme».

Il giorno prima dell'anniversario, dopodomani, venerdì, si scenderà in campo per ricordare Diego. Una partita, ovviamente amichevole, è prevista a Scampia fra una squadra napoletana e una rappresentanza argentina. I napoletani giocano sotto il nome Ciro Vive, in memoria del tifoso azzurro morto per le conseguenze di un colpo di arma da fuoco che lo raggiunse a Roma, prima della partita di Coppa Italia Napoli-Fiorentina, nel 2014; gli sfidanti sono, invece, una rappresentanza di tifosi del Boca Juniors. Nessuna attenzione al risultato finale, la gara sarà solo una maniera per celebrare la memoria di Diego nell'unico modo che lui avrebbe amato: su un campo di calcio.

Al Maschio Angioino, proprio nella giornata di sabato, nella sede della Fondazione Valenzi, si inaugura l'esposizione di foto “Ultras Napoli. Questione sentimentale”, all'inaugurazione parteciperà il giornalista Gigi Di Fiore, autore del libro “Storia del Napoli”. La mostra è composta da circa 50 scatti realizzati da Sabrina Del Gaudio, ventiseienne laureata all'Accademia di Belle Arti di Napoli, durante i giorni della festa per lo scudetto: uno sguardo socio-antropologico su quel momento che «ha unito nei vicoli e nelle piazze napoletani di ogni ambiente culturale e sociale. Ultras "civili", entusiasti ma senza violenza», è scritto nella brochure ufficiale.

La mostra sarà visitabile fino al 19 dicembre, nell'ambito del progetto sono previsti due appuntamenti: il 2 dicembre ci sarà un dibattito sul tifo a Napoli mentre il 16 dicembre si terrà la presentazione del catalogo “Questione sentimentale”.

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Altre manifestazioni sono ancora allo studio: una potrebbe svolgersi a piazza del Plebiscito per ricordare in maniera gioiosa Maradona nel luogo-simbolo della città che lo ha amato e lo ha consacrato come una divinità; un'altra potrebbe essere proposta allo stadio che porta proprio il nome di Diego, probabilmente all'esterno, dove nel giorno della morte i tifosi si riversarono per lasciare fiori, candele e ricordi.

Per la giornata di sabato l'artista Domenico Sepe ha annunciato lo svelamento della sua nuova opera D10S in the world: una scultura sulla quale c'è il più stretto riserbo e che l'artista presenta come totalmente differente da quella che venne regalata al Comune di Napoli, esposta per un giorno, e poi restituita a Sepe dall'Amministrazione che rifiutò, in maniera postuma, la donazione rimandando indietro l'opera. 

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