Monumenti di Napoli, 18 milioni per i lavori di restyling

Via al restauro di sette siti comunali della cultura

Via ai lavori al Castel dell'Ovo
Via ai lavori al Castel dell'Ovo
di Gennaro Di Biase
Sabato 10 Febbraio 2024, 09:00 - Ultimo agg. 11 Febbraio, 09:27
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Diciotto milioni per il restauro di sette siti comunali della cultura. Risorse importanti che andranno a rimettere in sesto diversi edifici in condizioni critiche. Aggiungendo anche via Partenope e la Galleria Umberto alla lista degli scavi, parliamo di decine di cantieri, tanti dei quali verranno allestiti nei luoghi simbolo della città. I sacrifici di oggi porteranno i vantaggi di domani in termini di decoro ritrovato e vivibilità. Intanto, però, nel biennio appena iniziato, Napoli sarà una città in trasformazione. Tante aree centrali saranno off-limits. Anche l'accoglienza turistica dovrà adeguarsi a questo scenario, non semplice, che coinvolge varie location, tra cui lungomare, Maschio Angioino, Castel dell'Ovo, Villa Comunale e Umberto I. 

Il fatto che nella comunicazione dei progetti Palazzo San Giacomo abbia specificato le date di chiusura dei cantieri, lascia ben sperare.

Del resto, Castel dell'Ovo è inaccessibile al pubblico da marzo scorso, ma i primi gravi dissesti risalgono alle bufere che, tra fine 2021 e inizio 2022, travolsero via Partenope e l'Arco Borbonico (ancora distrutto e con i lavori mai cominciati). Passando alle altre fortezze: le retine di contenimento sull'arco del Maschio Angioino resistono da svariati anni. Dalla facciata (lato via Acton), a ottobre 23 si staccò un enorme masso piovuto sul marciapiede. Altro discorso riguarda gli eterni barbacani di San Martino (esclusi da queste lavorazioni). Riparare Sant'Elmo spetta alla Regione. Da circa 7 anni, però, è tutto immobile. Negli ultimi anni, il boom turistico a Napoli è stato indipendente dalla cura dei monumenti. L'iniziativa del Comune si muove proprio nel segno dell'aggiornamento dell'offerta culturale. Insomma, l'idea è quella di alzare il livello del decoro per mantenere alti i flussi di visite e migliorare la qualità della vita urbana.

Il cronoprogramma prevede date e costi per ogni monumento: 8 milioni per il Castel dell'Ovo (fondi Fsc), che sarà riconsegnato a dicembre 2025 (ma si spera possa riaprire prima di quella data), 2,7 milioni (fondi Pnrr) per il Maschio Angioino, operazioni in partenza ad aprile '24 e da completare per giugno '25. Due milioni per San Domenico Maggiore (che diventerà la Casa della Lettura napoletana): lavori a partire da maggio e fino a giugno '25 (fondi Poc Regione Campania). 2,3 milioni per il restauro del Pan (fondi Pnrr, Poc Regione Campania, Poc metro '14-'20 e Città Metropolitana): si inizia ad aprile '24 e si finirà a dicembre 25. 300mila euro per la Sala Campanella (nel complesso di Santa Chiara), fondi comunali e durata dei cantieri tra ottobre '24 e marzo 25. 450mila euro per il recupero della Casina Pompeiana in Villa Comunale (fondi comunali e lavori tra settembre e dicembre '24).

Oltre 1,6 milioni per il Complesso dell'Annunziata al Pendino (fondi Poc Regione Campania), restyling tra aprile '24 e giugno '25: diventerà in parte un museo. A entrare nel merito degli interventi è il coordinatore delle politiche culturali per il Comune Sergio Locoratolo: «Per San Domenico, è in corso di approvazione il progetto esecutivo per la Casa del Libro. I lavori riguarderanno impiantistica e rifunzionalizzazione. Per l'Annunziata, si lavora all'ok esecutivo per sale espositive e adeguamenti. Sulla Casina Pompeiana, si lavora al progetto per la rifunzionalizzazione degli spazi. Assieme agli Ipogei del Plebiscito e al Pan, costituirà una cittadella dell'arte contemporanea: ospiterà giovani artisti e laboratori. Il Pan, dopo i lavori, diventerà il nuovo museo dell'immagine, votato soprattutto all'arte digitale. Per Castel dell'Ovo, sono in corso da ottobre la messa in sicurezza delle cortine murarie e una rifunzionalizzazione delle sale. Il Castello sarà l'hub della creatività». A Castel Nuovo sta per iniziare la manutenzione degli infissi della Sala della Loggia e si sta predisponendo la rimozione delle barriere fisiche e cognitive. In corso c'è uno studio di fattibilità per il restauro dei prospetti interni ed esterni, propedeutico all'utilizzo del futuro finanziamento del Mic. Il Castello sarà il Museo Civico». Alla Sala Campanella, dopo l'impermeabilizzazione della copertura, ci saranno eventi dell'audiovisivo. Al novero, si aggiunge l'Ipogeo del Plebiscito: «Sono in fase di collaudo i lavori a cura del Provveditorato - conclude Locoratolo - Per il Colonnato stiamo programmando l'impianto di illuminazione, finanziato dal Comune e realizzato dall'Agenzia del Demanio. La fine dei lavori è prevista a ottobre 24». 

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