La bomba ecologica di Ponticelli: tonnellate di rifiuti in strada a via Argine

Maxi discarica di rifiuti a via Argine
Maxi discarica di rifiuti a via Argine
di Antonio Folle
Venerdì 13 Settembre 2019, 16:00
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Una bomba ecologica pronta a esplodere. È la fotografia impietosa del quartiere Ponticelli, alle prese con il cronico fenomeno degli sversamenti abusivi di rifiuti. Nella zona di via Argine in poche settimane si sono accumulate diverse tonnellate di rifiuti di ogni tipo - dagli inerti che provengono da lavori edili agli scarti di lavorazioni industriali passando per ingombranti e rifiuti organici - sversate nottetempo dai famigerati furgoni che battono il territorio alla costante ricerca di luoghi dove abbandonare rifiuti in tutta tranquillità. Poco meno di tre mesi fa la zona di via Argine è stata bonificata ma gli sversatori seriali hanno impiegato pochissimo tempo a creare nuovi enormi cumuli che in certe ore della giornata emanano un odore pestilenziale. Se in altre zone della città la crisi dei rifiuti legata alla chiusura del termovalorizzatore di Acerra è alle porte, a Ponticelli la crisi è ormai in atto.

Le maggiori criticità all'altezza della rotonda Arin dove, sotto i cavalcavia della SS162, sono stipate centinaia e centinaia di metri di rifiuti che hanno coperto del tutto il suolo creando in qualche caso vere e proprie montagne fatte di guaine, grossi sacchi che contengono materiali di risulta edili, pezzi di mobilio, carcasse di auto e scooter. Di fronte alla maxi discarica di via Argine ci sono attività commerciali e abitazioni mentre, a poche centinaia di metri, c'è l'istituto scolastico Marie Curie.
 
 

I residenti del quartiere, inoltre, segnalano l'abitudine, da parte di un individuo, di “girare” casa per casa armato di un vistoso carrettino sul quale raccoglie - per pochi euro - i rifiuti che gli abitanti del quartiere non vogliono differenziare per andarli poi a depositare a sua volta nella discarica che ormai ha assunto dimensioni spaventose. Durante il giorno, nonostante le arcinote difficoltà della polizia municipale legate alla carenza di organico, i caschi bianchi del Comune tentano di sorvegliare il quartiere. Uno sforzo encomiabile ma del tutto inutile dal momento che gli sversamenti avvengono con matematica puntualità nelle ore serali e notturne, quando vengono a mancare i controlli da parte delle forze dell'ordine. I cittadini di Ponticelli hanno a più riprese chiesto l'intervento dell'esercito per il pattugliamento notturno delle strade.

A via Cupa Tierzo, a due passi dalla Motorizzazione Civile, c'è una seconda e pericolossisima discarica formata da tonnellate di guaine e grossi bidoni di vernice ormai quasi del tutto carbonizzati. Con ogni probabilità gli sversatori seriali, per evitare che si potesse risalire alla loro identità, hanno dato alle fiamme i rifiuti che ora giacciono semi nascosti dalla fitta vegetazione e sembrano prendersi gioco del cartello che indica il divieto di scaricare i rifiuti installato a pochi metri dalla discarica. 

«Quelli che sversano rifiuti in questo modo non sono esseri umani, sono virus - l'ira del presidente dell'associazione Nazione Napolitana Indipendente Ciro Borrelli - che in questo caso non stanno compiendo un delitto contro il decoro delle strade, ma stanno tentando di ammazzare scientemente la gente che abita qui. Qui la polizia municipale sta compiendo sforzi incredibili per cercare di limitare il fenomeno ma il problema è che gli sversamenti avvengono di notte, quando nessuno può controllare perchè non ci sono risorse a disposizione. In strada c'è di tutto - prosegue l'attivista - a cominciare da rifiuti industriali, pneumatici, mobili e altri rifiuti che potrebbero essere tranquillamente conferiti nell'isola ecologica che sta a poche centinaia di metri da qui. In altri paesi del mondo questi rifiuti vengono messi a regime e producono ricchezza, qui stanno solo ammazzando la nostra terra. A pochi metri da questa discarica ci sono terreni coltivati - conclude Borrelli - chi ci dice che il percolato che si sprigiona da questi rifiuti non abbia già inquinato i suoli dove viene coltivata la frutta e la verdura che mangiamo noi e le nostre famiglie?»
 

Il Comune di Napoli ha lanciato una battaglia contro gli sversamenti abusivi dall'hinterland. Sono già diverse le contravvenzioni elevate dai vigili urbani ai trasgressori, ma gli sforzi compiuti fino ad oggi risulteranno sempre vani in mancanza di una legislazione decisamente più attenta ai temi ambientali. Multare gli sversatori di monnezza nella stragrande maggioranza dei casi rivela del tutto inutile dal momento che si tratta di soggetti abituati a collezionare multe che regolarmente non verranno pagate. La confisca degli automezzi potrebbe essere un buon deterrente ma il Comune è da sempre a corto di depositi giudiziari. Un'altra soluzione potrebbe arrivare da una più attenta e capillare videosorveglianza del territorio ma, allo stato attuale, per Ponticelli e per l'area orientale della città non è previsto un piano di potenziamento delle telecamere presenti. Con buona pace dei criminali che potranno continuare a violentare impunemente un intero quartiere e una intera città. 
 
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