Sono attesi quasi 1.500 bus turistici a Napoli, ma i posti a disposizione, per lo più sottoutilizzati, sono circa 600 su tutto il territorio, da Est a Ovest. I dati si riferiscono al solo weekend alle porte, quello dell’Immacolata. E sono stati forniti dalla Commissione Mobilità e infrastrutture di via Verdi presieduta dal consigliere comunale Nino Simeone. Uno scarto importante, nei numeri e nella sostanza, che non contribuisce certo a risolvere l’assedio dei pullman di vacanzieri che, anche in doppie file, hanno intasato via Marina negli ultimi fine settimana, con migliaia di turisti a piedi che vagano da piazza del Carmine fino al Maschio Angioino.
Non bastano i 33 posti concessi all’interno del porto grazie all’interlocuzione dell’assessore Edoardo Cosenza. Il problema è strutturale. Allo studio ci sono una piattaforma digitale per coordinare e dislocare i pullman in ingresso in città e la ztl turistica, la cui applicazione – secondo un’ordinanza del 2020 – triplicherà i prezzi di parcheggio fino a circa 300 euro al giorno. Ma queste misure entreranno in vigore a Pasqua del 2024. Intanto, il caos sotto l’albero è servito. In realtà, di location alternative ai marciapiedi di via Marina ma vicine al porto ce ne sarebbero. Ma in pochissimi le usano. Parliamo per esempio del parcheggio Grimaldi, a ridosso del Centro Direzionale, da 80 posti. Oppure dell’ex deposito dei tram Stella Polare all’incrocio tra la stessa via Marina e corso Arnaldo Lucci, in cui entrerebbero almeno una cinquantina di bus. O ancora, la vasta area di sosta adiacente all’uscita della metro linea 2 a Gianturco. O la deserta zona del Brin, ex Eccellenze Campane. Eppure niente: tutti a intasare via Marina. Le aree di interscambio, purtroppo, non funzionano. E i 33 posti concessi all’interno del porto sono insufficienti. In più, l’anno prossimo all’interno del porto sono previsti lavori importanti.
L’opzione di ampliare i posti bus per l’anno prossimo, qui, è quasi impossibile da praticare.
Numeri da non sottovalutare, dal momento che ogni bus trasporta in media 50 passeggeri. Insomma, considerando la proiezione di quasi 1.500 veicoli fatta dalla Commissione Infrastrutture, circa 75mila visitatori scenderanno in città dai bus turistici per il weekend alle porte. Visitatori di prossimità, che non pernottano, spendono poco e che arrivano da Comuni situati nel raggio medio di 110 chilometri da Napoli. La maggior parte di loro arriverà in via Marina e resterà in città per una decina di ore tra San Gregorio Armeno (dove sarà attivo il senso unico pedonale a salire da San Biagio dei Librai) e il murale di Maradona dei Quartieri Spagnoli, dove non c’è alcuna ztl, nonostante le richieste dei residenti. A parte il senso unico a San Gregorio, Palazzo San Giacomo ha messo in campo nuove regole per i pullman.
«I posti per i bus ci sono in via Marina, a Scampia e a Fuorigrotta, in zona stadio - argomenta l’assessore alla Mobilità Cosenza - E si devono prenotare. Intensificheremo al massimo l’interscambio». Dal 25 marzo, a Pasqua, aveva spiegato lo stesso Cosenza nei giorni scorsi, «scatterà la vera e propria Ztl per bus turistici, che prevede un adeguamento delle tariffe secondo l’ordinanza del 2020», congelata causa Covid. I costi, come si legge nel provvedimento, vanno dai «150» ai «300 euro al giorno», a seconda della grandezza dei bus. Si arriverà fino a «12mila euro» per un mini-abbonamento da 100 ingressi.