Napoli, è caos annunciato: in arrivo 1.500 bus turistici

Poche aree di sosta, attesi 75mila visitatori

Bus turistici in via Marina
Bus turistici in via Marina
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 00:00 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 07:31
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Sono attesi quasi 1.500 bus turistici a Napoli, ma i posti a disposizione, per lo più sottoutilizzati, sono circa 600 su tutto il territorio, da Est a Ovest. I dati si riferiscono al solo weekend alle porte, quello dell’Immacolata. E sono stati forniti dalla Commissione Mobilità e infrastrutture di via Verdi presieduta dal consigliere comunale Nino Simeone. Uno scarto importante, nei numeri e nella sostanza, che non contribuisce certo a risolvere l’assedio dei pullman di vacanzieri che, anche in doppie file, hanno intasato via Marina negli ultimi fine settimana, con migliaia di turisti a piedi che vagano da piazza del Carmine fino al Maschio Angioino.

Non bastano i 33 posti concessi all’interno del porto grazie all’interlocuzione dell’assessore Edoardo Cosenza. Il problema è strutturale. Allo studio ci sono una piattaforma digitale per coordinare e dislocare i pullman in ingresso in città e la ztl turistica, la cui applicazione – secondo un’ordinanza del 2020 – triplicherà i prezzi di parcheggio fino a circa 300 euro al giorno. Ma queste misure entreranno in vigore a Pasqua del 2024. Intanto, il caos sotto l’albero è servito. In realtà, di location alternative ai marciapiedi di via Marina ma vicine al porto ce ne sarebbero. Ma in pochissimi le usano. Parliamo per esempio del parcheggio Grimaldi, a ridosso del Centro Direzionale, da 80 posti. Oppure dell’ex deposito dei tram Stella Polare all’incrocio tra la stessa via Marina e corso Arnaldo Lucci, in cui entrerebbero almeno una cinquantina di bus. O ancora, la vasta area di sosta adiacente all’uscita della metro linea 2 a Gianturco. O la deserta zona del Brin, ex Eccellenze Campane. Eppure niente: tutti a intasare via Marina. Le aree di interscambio, purtroppo, non funzionano. E i 33 posti concessi all’interno del porto sono insufficienti. In più, l’anno prossimo all’interno del porto sono previsti lavori importanti. 

L’opzione di ampliare i posti bus per l’anno prossimo, qui, è quasi impossibile da praticare.

Lo si vede dai posti disponibili che – stando alla Commissione Trasporti – sono «circa 300 nell’area Est di Napoli e 250 nell’area Ovest. Più 20 nella zona Nord». E sono così distribuiti: 75 su via Marina, 60 su via Galileo Ferraris, una ventina nell’area del Brin. Altri 30 su via Ponte della Maddalena. Gli 80 del già citato garage Grimaldi. A Ovest, per i bus che arrivano in città da Fuorigrotta, sono disponibili 70 posti a Giochi del Mediterraneo; 50 nell’area al di sotto dei distinti del Maradona; una ventina all’ippodromo di Agnano e altrettanti in viale Kennedy. Altri 30 posti a via Marconi e 30 in via Giulio Cesare. Poi 20 posti nei pressi del nuovo Policlinico e stalli anche a Scampia. Venendo ai flussi, nel weekend appena trascorso sono arrivati circa 600 bus in città (400 solo domenica).

 

Numeri da non sottovalutare, dal momento che ogni bus trasporta in media 50 passeggeri. Insomma, considerando la proiezione di quasi 1.500 veicoli fatta dalla Commissione Infrastrutture, circa 75mila visitatori scenderanno in città dai bus turistici per il weekend alle porte. Visitatori di prossimità, che non pernottano, spendono poco e che arrivano da Comuni situati nel raggio medio di 110 chilometri da Napoli. La maggior parte di loro arriverà in via Marina e resterà in città per una decina di ore tra San Gregorio Armeno (dove sarà attivo il senso unico pedonale a salire da San Biagio dei Librai) e il murale di Maradona dei Quartieri Spagnoli, dove non c’è alcuna ztl, nonostante le richieste dei residenti. A parte il senso unico a San Gregorio, Palazzo San Giacomo ha messo in campo nuove regole per i pullman.

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«I posti per i bus ci sono in via Marina, a Scampia e a Fuorigrotta, in zona stadio - argomenta l’assessore alla Mobilità Cosenza - E si devono prenotare. Intensificheremo al massimo l’interscambio». Dal 25 marzo, a Pasqua, aveva spiegato lo stesso Cosenza nei giorni scorsi, «scatterà la vera e propria Ztl per bus turistici, che prevede un adeguamento delle tariffe secondo l’ordinanza del 2020», congelata causa Covid. I costi, come si legge nel provvedimento, vanno dai «150» ai «300 euro al giorno», a seconda della grandezza dei bus. Si arriverà fino a «12mila euro» per un mini-abbonamento da 100 ingressi. 

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