Napoli, Fontana del Carciofo con il nuovo look in nome della piccola Lalla

Ripristinata la recinzione dall’associazione intitolata alla bimba schiacciata a Monaco da una statua

Fontana del Carciofo
Fontana del Carciofo
di Mariangela Barberisi
Domenica 12 Novembre 2023, 22:42 - Ultimo agg. 14 Novembre, 07:30
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«Non inauguriamo solo la conclusione dei lavori alla recinzione dell’aiuola che circonda la Fontana del Carciofo, ma desideriamo sensibilizzare i cittadini affinché abbiano cura dei beni della nostra città». È l’annuncio di Giovanna Mazzone, presidente della prima municipalità di Napoli che oggi alle 13,45, insieme con il sindaco Manfredi e la famiglia Trematerra, presenteranno alla città la nuova recinzione in ferro battuto distrutta durante i lunghi festeggiamenti per la vittoria del terzo scudetto del Napoli. 

È una storia di amore e odio quella che lega i napoletani alla celebre Fontana del Carciofo in piazza Trieste e Trento. Sottoposta ad un primo restauro nel 2015, la fontana è circondata da un’aiuola oggi gestita dall’associazione “Il Mondo di Lalla” in memoria della piccola Lavinia Trematerra, sette anni, morta a Monaco di Baviera il 26 agosto 2022, schiacciata da una statua di marmo caduta nell’albergo in cui alloggiava con i genitori. «Grazie all’iniziativa della prima Municipalità – hanno spiegato Valentina e Michele Trematerra - è stato possibile ripristinare la splendida cornice di recinzione della fontana, fiore all’occhiello della città».

L’associazione ha adottato l’aiuola da marzo 2023: dal sistema di irrigazione automatico, alla scelta di un giardiniere.

I Trematerra sono impegnati in numerosi progetti di solidarietà tra l’Italia e l’Africa. In Malawui hanno portato non solo cibo e vestiti ai piccoli dei villaggi che circondano il distretto di Thyolo ma soprattutto una speranza grazie al Villaggio di Lalla, un progetto destinato ad accogliere i bambini e dare loro un’istruzione, un pasto e cure mediche.  Dall’Africa al cuore di Napoli, in un posto caro ai Trematerra, tra il Plebiscito e il Teatro San Carlo dove la piccola Lavinia cantava nel coro di voci bianche del Lirico partenopeo. 

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