“Lello Feltrinelli”, l'ultimo venditore ambulante di libri di Napoli

All'anagrafe Raffaele Califano, porta avanti quest'attività da vent'anni

“Lello Feltrinelli”
“Lello Feltrinelli”
di Antonio Folle
Mercoledì 13 Settembre 2023, 17:43 - Ultimo agg. 14 Settembre, 12:40
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Via San Biagio dei Librai è una delle strade più conosciute, frequentate e ricche di storia della città. Parte del Decumano inferiore, è da secoli caratterizzata per la presenza di negozi e negozietti dedicata alla vendita di libri anche se, in tempi recenti, questa antichissima vocazione "culturale" sta lentamente lasciando spazio alle meno tradizionali ma più redditizie attività di ristorazione destinate ai turisti. Le famose botteghe dei libri stanno scomparendo anno dopo anno e ormai sono veramente poche quelle che ancora "resistono" all'assalto delle pizzerie, dei baretti e dei famigerati "cuoppi" di frittura tanto amati dai visitatori stranieri.

Eppure a via San Biagio dei Librai, nei pressi dello storico palazzo Marigliano, da oltre vent'anni esiste - e resiste - una piccola bancarella dedicata alla compravendita di libri. La bancarella di Raffaele Califano, conosciuto da tutti come "Lello Feltrinelli", è una vera e propria istituzione del quartiere, frequentata ogni giorno da studenti e professori della vicina università, da cacciatori di affari e, più in generale, da amanti della cultura.

Sulla piccola bancarella di Lello Feltrinelli, una delle ultimissime rimaste in zona, è possibile trovare ogni genere di libro: dai testi antichi ai romanzi di autori moderni, anche se tra i libri più ricercati ci sono i testi degli autori meridionalisti a cui è dedicata una intera sezione del piccolo stand di palazzo Marigliano. 

 

«Sono più di vent'anni che porto avanti questa attività - spiega Raffaele Califano -, una attività che ho cominciato al corso Umberto prima insieme ad un mio amico, e poi da solo. A quel tempo ero disoccupato e decisi di rimboccarmi le maniche pur di non restare a casa senza far niente. Così mi venne l'idea di vendere la cultura in una strada dove la cultura è storia».

Califano, ovviamente, ha voluto sottolineare di non avere legami di parentela con la famosa casa editrice fondata da Giangiacomo Feltrinelli nel 1954 a Milano, ma di essersi visto "affibbiare" questo soprannome proprio dai suoi clienti più assidui. Un soprannome che, però, rivendica con orgoglio e che esibisce anche nei suoi particolari bigliettini da visita: «Non sono parente, non sono amico e non ho alcun tipo di rapporto con i Feltrinelli - spiega - sono stati i miei clienti a chiamarmi così perchè, come in una libreria, qui trovano quasi sempre tutti i libri che cercano. Sono napoletanissimo, nato a due passi dall'Archivio di Stato, in un certo senso i libri antichi hanno sempre fatto parte della mia storia anche se io, in verità, preferisco leggere i romanzi di Stephen King».

Lello Feltrinelli ha poi raccontato di come la sua sia una vera e propria "economia circolare", basata sul recupero di materiali che, altrimenti, sarebbero finiti direttamente nei cassonetti: «I libri che vendo - spiega - me li procuro svuotando cantine e, qualche volta, con qualche piccola compravendita con persone che vogliono dismettere le loro librerie. Molto spesso nelle cantine e tra gli scaffali semi-abbandonati di librerie destinate a finire tra i rifiuti si trovano veri e propri tesori. Ormai mi conoscono tutti, chi ha libri da dare via mi chiama e io recupero tutto il recuperabile. Al di là dell'aspetto economico - continua ancora - è bellissimo vedere che libri già pronti per finire direttamente nella spazzatura possano ancora fare la felicità di qualche appassionato che, magari, cercava proprio quel libro da tanto tempo e non riusciva più a trovarlo nelle librerie tradizionali». 

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