Napoli, riapre il Pala-Dennerlein di Barra: si cerca un privato per gestire il palazzetto

Sprint per affidare la struttura dopo la riqualificazione curata dall'Arus

Pala-Dennerlein
Pala-Dennerlein
di Alessandro Bottone
Domenica 10 Marzo 2024, 15:03 - Ultimo agg. 11 Marzo, 07:30
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Nuovi spazi per lo sport a Barra. Dopo anni di abbandono e i necessari lavori di riqualificazione presto una parte del Pala-Dennerlein di via delle Repubbliche Marinare sarà riconsegnata alla collettività. A organizzare corsi sportivi e a creare opportunità attraverso varie discipline sarà un privato così come deciso dal Comune di Napoli che ha avviato la gara per l'affidamento del bene comunale.

Si tratta, in particolare, del “palazzetto dello sport”, ossia la zona del Pala-Dennerlein dedicata al basket e alla pallavolo che è stata recuperata dall'Arus, agenzia regionale Universiadi per lo sport, e che sarà riconsegnata al Comune di Napoli per garantirne un utilizzo ottimale. Oltre a ospitare discipline sportive e ricreative, si intende fare del bene di Barra un luogo di aggregazione sociale attraverso attività e manifestazioni con l'obiettivo di valorizzare l’associazionismo radicato nel territorio.

L'affidamento a terzi è una scelta obbligata viste «le esigue disponibilità finanziarie, nonché le note carenze di personale» del Comune di Napoli che non riuscirebbe a riaprire al pubblico il palazzetto né a garantirne gestione e manutenzione. Sarà, dunque, un privato a farlo versando un canone mensile di cinquemila euro, dunque sessantamila l'anno.

Realizzato nel periodo post sisma, il Pala-Dennerlein si estende per diciannovemila metri quadrati e comprende un'area con due piscine - utilizzata per le Universiadi, poi abbandonata e oggi inutilizzabile per i danni di vandali e delinquenti - e l'adiacente palestra polifunzionale - quella che il Comune vuole ora affidare ai privati - che è stata interessata dal restyling con lavori di un milione e 778mila euro

Si tratta, in particolare, della zona basket-volley con campo da gioco in parquet di 15 per 28 metri, con tanto di gradinate con cinquecento posti a sedere, e una palestra più piccola con spogliatoi e altri locali utili sia alla pratica sportiva sia per ospitare atleti, personale e tecnici nel corso di eventi e manifestazioni. Inoltre, ci sono a disposizione un campetto polivalente all'aperto e un ampio parcheggio.

Il privato che si aggiudicherà la concessione di quattro anni - rinnovabile di ulteriori quattro - dovrà garantire la manutenzione ordinaria del palazzetto e provvedere alla guardiania dell’intera struttura, anche lo spazio delle vasche che non fa parte dell'affidamento. Dovrà assicurare gratuitamente a famiglie svantaggiate e persone con disabilità la partecipazione alle discipline e agevolare la partecipazione ai corsi di persone in situazione di particolare vulnerabilità. Nodo fondamentale sarà la sinergia con le scuole del territorio con l'obbligo di stipulare accordi con gli istituti pubblici di Napoli Est così da aprire gratuitamente palazzetto e i servizi fino ad un massimo di 96 ore all’anno. Inoltre, lo spazio dovrà essere messo a disposizione gratuitamente per almeno dieci eventi e manifestazioni organizzati dal Comune di Napoli e aperto alle associazioni sportive che ne facciano richiesta.

Il polo sportivo potrebbe aggregare tantissime persone di Barra e dei altri due popolosi quartieri di Napoli Est. I tecnici del servizio “Promozione attività sportive” di Palazzo San Giacomo hanno stimato un bacino di utenza annuo di 3.200 persone e ipotizzato ricavi per migliaia di euro tra attività addestrative, manifestazioni, eventi non sportivi e il fitto dei campi di calcio ai quali si aggiungono quelli derivanti dagli sponsor. Tra i costi più rilevanti senz’altro quelli della manutenzione ordinaria - stimati in 10mila euro l'anno -, delle utenze, per la custodia, per la pulizia e per il personale.

Intanto si attendono (buone) notizie anche per l'area delle piscine. Quelle del Fritz Dennerlein sono state inserite nel recente accordo tra Comune di Napoli e la Fin per una gestione condivisa ma l'impianto, fuori uso da un lustro, necessità di un intervento di ristrutturazione e messa a norma di cui, al momento, non si conoscono costi ed eventuali finanziamenti. Difatti, dopo la riqualificazione per oltre due milioni e mezzo di euro utile ad accogliere gli atleti delle Universiadi del 2019 la zona delle vasche è stata abbandonata e presa di mira dai delinquenti che hanno devastato impianti e manufatti così da sottrarre materiale rivendibile. Dopo aver accolto atleti da tutto il mondo, l'impianto è ancora negato ai nuotatori napoletani. 

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