Napoli: lavori in corso in piazza Mercato, già distrutta una delle nuove panchine

Napoli: lavori in corso in piazza Mercato, già distrutta una delle nuove panchine
di Antonio Folle
Martedì 2 Febbraio 2021, 16:39 - Ultimo agg. 17:03
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I lavori di riqualificazione Unesco non sono ancora ufficialmente terminati, ma le polemiche che aleggiano intorno a piazza Mercato già sono all'ordine del giorno. La scorsa notte una delle panchine di pietra installate nell'ambito del progetto di riqualificazione targato Unesco è stata letteralmente sradicata dalla sede stradale e distrutta. Gesto vandalico perpetrato dalle bande di ragazzini che di notte compiono scorribande a bordo di scooter - molto oltre l'orario di coprifuoco - o incidente causato da uno delle tante auto che infrangono il limite della zona pedonale? Al momento è ancora mistero. Nessuno, infatti, sembra sapere perchè una pesante panchina di pietra giace a terra ridotta in pezzi, anche se i sospetti si concentrano attorno ad una autovettura semi distrutta parcheggiata a pochi metri di distanza.

 

La distruzione della panchina ha portato nuovamente a galla, qualora ve ne fosse bisogno, le polemiche sullo stato attuale della piazza.

Una piazza al centro di poderosi progetti - e investimenti - ma che si dibatte tra parcheggiatori abusivi, vandali a bordo di scooter, sporcizia e topi che, di notte, si "contendono" gli spazi con le centinaia di scooter che invadono gli spazi lasciati incustoditi e tolgono il sonno ai residenti.

Un problema, quello dei ritardi negli interventi di pulizia, non secondario e che meriterebbe sicuramente maggiori attenzione da parte delle istituzioni di prossimità. Invece, lo hanno raccontato i cittadini della zona, gli spazzini si vedono solo quando la situazione comincia a diventare insostenibile e le proteste - insieme alle foto - cominciano a fare il giro dei social. Emblematico, da questo punto di vista, il caso dell'intervento dei Carabinieri della Compagnia Stella, costretti ad allertare il Comune per la rimozione di alcuni lastroni di amianto che giacevano in piazza da settimane a due passi da una associazione giovanile della zona che pure ne aveva richiesto la rimozione.

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Nemmeno le settecentesche fontane del Seguro, restaurate tra mille polemiche nel 2016, sono al riparo dal degrado che ormai caratterizza la zona. Le fontane-obelisco si stanno trasformando in un vero e proprio ricettacolo di rifiuti dove, di tanto in tanto, trovano rifugio anche alcuni senza fissa dimora. A pochi passi, all'esterno del monumentale complesso di Sant'Eligio, la più antica chiesa angioina di Napoli, "troneggia" l'orribile carcassa di uno scooter abbandonata chissà quando. 

Le attuali condizioni della piazza e il mancato avvio dei progetti che prevedevano il rilancio anche commerciale della zona hanno fatto ulteriori "vittime". Da inizio anno, infatti, sono almeno 50 i negozi della zona che hanno chiuso definitivamente i battenti. Un lento stillicidio che sta lentamente trasformando un quartiere dall'antichissima vocazione commerciale in un vero e proprio deserto.

«Questa piazza è abbandonata da anni - denuncia il consigliere della II Municipalità Ciro Cinquegrana - e il risultato si vede. La piazza è praticamente finita, ma ancora non si procede all'installazione dell'illuminazione e alla sua riapertura. Ogni sera centinaia di ragazzi a bordo di scooter corrono in piazza e si trattengono anche fino alle 4 del mattino, creando un frastuono devastante che toglie il sonno ai residenti della zona. C'è bisogno di maggiori controlli - prosegue l'esponente del secondo parlamentino - anche per arginare il fenomeno del parcheggio selvaggio. In teoria questa è una zona pedonale, ma le auto continuano ad entrare e a sostare. Quello che è accaduto alla panchina forse si poteva evitare se fossero stati rispettati i divieti attualmente in vigore. Quello che chiediamo alle forze dell'ordine - ha poi concluso - è di rafforzare i controlli specie nelle ore serali e notturne. Al Comune, invece, chiediamo un presidio fisso da parte della Polizia Municipale per riportare un minimo di legalità nella piazza più importante di Napoli dopo piazza Plebiscito».

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