Le Ferrovie negano Pontida ai movimenti napoletani: «Gliele suoneremo nelle strade»

Le Ferrovie negano Pontida ai movimenti napoletani: «Gliele suoneremo nelle strade»
Mercoledì 19 Aprile 2017, 15:40 - Ultimo agg. 20 Aprile, 08:33
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«Se ci negano il posto non fermeranno il Festival dell'orgoglio terrone, vuol dire che andremo a suonargliele per tutta Pontida oppure faremo un grande pride antirazzista per le strade della città». Lo ha detto Raniero Madonna, membro del Laboratorio Occupato Insurgencia di Napoli, nel corso di una conferenza stampa organizzata dai movimenti di Napoli che hanno organizzato per il 22 aprile una festa dell'orgoglio meridionale a Pontida, il luogo dove la Lega Nord tradizionalmente celebra la propria festa.

I giovani napoletani hanno mostrato un documento ricevuto da Rfi in cui Rete Ferroviaria Italiana nega l'uso del suolo a Pontida dove i movimenti avevano programmato un concerto con Tonino Carotone, Eugenio Bennato, 99 Posse, Valerio Iovine. «La risposta di Ferrovie dello Stato - aggiunge Madonna - non ci dà alcuna motivazione per il rifiuto dell'uso di un prato che ogni anno viene usato dalla Lega come parcheggio in occasione dei loro raduni».

Sul caso è intervenuto anche Maurizio De Giovanni, con un messaggio inviato ai giovani dei movimenti antirazzisti napoletani: «È una vergogna, la nostra è un'offerta culturale, un regalo pacifico di un concerto di musicisti di valore internazionale, un ponte in risposta a un muro. Privare i cittadini di questo - scrive De Giovanni, che aveva firmato l'appello a sostegno della manifestazione di Pontida - vuol dire che non si può essere considerato un buon amministratore. Non si imbavaglia un sentimento come non si imbavaglia la storia di un Paese».

Un concerto musicale, un torneo di calcio con trenta squadre provenienti da tutta Italia, è questo il programma dei movimenti antirazzisti che il 22 aprile andranno a Pontida. «Non sarà un'invasione - spiega Egidio Giordano, membro del coordinamento del movimento politico Dema - ma una mobilitazione pacifica e ordinata. Pontida è casa di tutti, come Napoli è casa di tutti». Nel luogo simbolo delle feste della Lega Nord sono annunciate in arrivo «tremila persone - spiega Giordano - con quattro autobus da Napoli e migliaia di persone da Calabria, Sicilia, Puglia, Marche, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Piemonte, Trentino, Lombardia, Friuli. Verranno moltissimi terroni che vivono al nord». I giovani dei movimenti hanno sottolineato di aver ricevuto solidarietà dopo il diniego di usare un terreno a Pontida per il concerto, «di tanti abitanti di Pontida e di tutta la provincia di Bergamo, perché non tutti la pensano come la Lega». Se il concerto potrebbe diventare itinerante per le vie di Pontida, il torneo di calcio dovrebbe svolgersi invece nel campo dove era stato organizzato: «Lo abbiamo affittato - spiega Pietro Spaccaforno, esponente dei movimenti antirazzisti - per giocare la 'No borders cup' il torneo di calcio tra squadre di immigrati, ragazzi che vengono dai centri di accoglienza e antirazzisti da tutta Italia. Da Napoli partirà la AfroNapoli per disputare il torneo». E i giovani dei movimenti temono ora che anche il campetto da calcio venga negato «ma l'abbiamo fatto affittare da un ragazzo di Bergamo», confessa uno di loro. Alla giornata antirazzista a Pontida parteciperanno, spiega Eugenio Giordano, membro del coordinamento di Dema, «tre esponenti eletti del movimento, i consiglieri comunali a Napoli Eleonora de Majo e Rosario Andreozzi e il presidente della X municipalità di Napoli, Ivo Poggiani».

 

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