Santa Chiara, guerra al degrado: turisti si appartano per fare i bisogni, cacciati

L'esterno della basilica di Santa Chiara
L'esterno della basilica di Santa Chiara
di Antonio Folle
Lunedì 4 Giugno 2018, 11:47 - Ultimo agg. 12:00
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Una coppia di turisti anglofoni, con ogni probabilità britannici, è stata protagonista di un ennesimo episodio che dimostra la difficile convivenza tra la città reale e la fiumana di turisti che, complici le buone condizioni meteorologiche, i prezzi ancora accessibili e le naturali bellezze di Napoli, sta invadendo la città. Poco dopo le 9, come ha segnalato Gennaro Esposito del comitato Quiete Pubblica Napoletana e Vivibilità Cittadina, i due turisti si sono appartati in un angolo dei giardinetti di Santa Chiara per espletare i propri bisogni fisiologici. Accortosi della cosa Esposito, insieme con un giardiniere del Comune impegnato in quel momento proprio nei giardinetti della basilica, ha redarguito l'uomo che urinava incurante del passaggio di persone. Il turista, infastidito mentre compiva l'atto, anziché allontanarsi immediatamente ha contestato duramente i cittadini che gli chiedevano di utilizzare i bagni di un vicino bar.

«La cosa che lascia ancora più perplessi - ha commentato Esposito - è la pretesa, da parte dell'uomo, di urinare nei giardinetti senza essere disturbato. Come se un tale atto fosse del tutto normale. Quando abbiamo cercato di allontanarlo ci ha risposto in malo modo ed è andato via solo dopo aver finito. È una cosa indegna di una città civile ed è ancora più indegno il modo in cui alcuni turisti trattano la nostra città. Fatti come questo - ha proseguito il presidente del comitato attivo nel centro storico della città - dimostrano che il sistema di accoglienza turistico ha numerose falle che non possono più essere ignorate».

Se è vero che in questi ultimi anni il fenomeno-turismo ha caratterizzato la città, è altrettanto vero che i servizi non sono cresciuti di pari passo con l'incremento dei flussi turistici. Il centro storico di Napoli è sprovvisto di bagni pubblici, una carenza che ha fatto più volte gridare allo scandalo le associazioni di cittadini e gli stessi operatori turistici. I visitatori che arrivano a piazza Garibaldi, o al molo Beverello sono pressochè abbandonati al loro destino. Non basta, e non poteva bastare, fare una semplice cernita sui numeri legati al turismo e sperare di essere fortunati.

«Un turismo di questo tipo - ha continuato ancora Esposito - va incanalato. Non si può pensare di gestire in maniera ordinaria flussi di questa portata, altrimenti ci si trova di fronte a situazioni come quelle di stamattina. Il Comune di Napoli può e deve fare di più su questo fronte. Mancano punti d'informazione, mancano bagni pubblici, il tpl è carente e la città è sporca. Quello - il riferimento al servizio di spazzamento da parte di Asìa - che già non bastava per la normalità di una città come Napoli, non può assolutamente bastare con l'invasione di turisti che stiamo vivendo in quest'ultimo periodo».

Proprio la basilica di Santa Chiara si sta faticosamente rialzando dopo anni di degrado. La pulizia delle mura perimetrali dai graffiti è quasi del tutto completata mentre, invece, ancora problemi permangono nell'area dei giardinetti. Da diversi giorni, infatti, le squadre di giardinieri di palazzo San Giacomo sono alle prese con una dura battaglia per estirpare una folta colonia di ratti che si è impossessata della piccola area verde situata all'esterno del Pantheon dei reali borbonici. 
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