Salerno, le analisi delle acque secondo Goletta Verde: le foci dei fiumi malati cronici

i risultati dio Goletta Verde sullo stato delle acque: da Minori ad Agropoli mare inquinato: c'è un cattiva depurazione

Volontari di Goletta Verde mentre prendono campioni di acqua
Volontari di Goletta Verde mentre prendono campioni di acqua
Sabato 15 Luglio 2023, 15:41 - Ultimo agg. 16:24
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Ultimo giorno di tappa per Goletta verde in Campania, che presenta i dati finali del monitoraggio effettuato lungo le coste campane. Quest'anno i volontari e le volontarie della campagna di Legambiente hanno realizzato 33 campionamenti lungo la costa campana, svolti tra il 27 giugno e il 5 luglio.

5 i punti monitorati nella provincia di Caserta, 14 nella provincia di Napoli e 14 in quella di Salerno. Su 33 punti di monitoraggio 20 sono stati campionati a mare di cui 3 sono risultati inquinati; e 13 campioni sono stati prelevati nelle foci di fiumi, canali, rii e scarichi artificiali, di questi 10 sono risultati inquinati. In sintesi, guardano al monitoraggio nella sua interezza, su 33 punti campionati 13 sono oltre i limiti di legge: 10 punti sono risultati fortemente inquinati ai controlli di Goletta verde, 3 inquinati ed il resto dei 20 punti è entro i limiti di legge. Tra le buone notizie, l'isola di Ischia fa l'en plein, 4 punti su 4 monitorati entro i limiti.

Nella provincia di Salerno 6 punti fortemente inquinati alla foce del Regina Minor a Minori, la foce del fiume Irno a Salerno, la foce del torrente Asa a Pontecagnano Faiano, la foce del canale di scarico a Marina di Eboli, la foce Capo di Fiume a Capaccio e la foce del fiume Testene ad Agropoli.
Sono 2 i punti che hanno dato risultato di inquinati nella provincia di Salerno: uno a un  Capaccio/Laura, la foce del rio presso via Poseidonia 441 e la foce del fiume Solofrone al confine tra Agropoli e Capaccio.

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I dati sono stati presentati oggi in conferenza stampa a Salerno, che ha visto la partecipazione di Mariateresa Imparato, Presidente Legambiente Campania; Francesco Esposito, Ufficio scientifico Legambiente Campania, Marco Crestani, portavoce di Goletta Verde, Dottoressa Caterina Scarpa referente Arpa Campania, Attilio Maria Daconto, Comandante della Guardia Costiera di Salerno; Massimiliano Natella, Assessore Politiche Ambientali del Comune di Salerno.

«Le foci dei fiumi e altri luoghi simbolici per l'inaccessibilità al mare sono diventati ormai malati cronici – dichiara Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania. Questo è dovuto sicuramente ad una cattiva gestione del sistema depurativo e anche a un incremento della pressione antropica sulle località di mare, ma anche da criticità che vengono dall'entroterra della regione che si amplificano lungo i corsi d'acqua che sfociano in mare.

Dobbiamo investire sul sistema di depurazione, cercare i problemi a monte delle foci dei fiumi, risolvere le criticità ben note ai monitoraggi di Goletta Verde. Vero è che le foci dei fiumi non sono balneabili per definizione, ma troppo spesso le aree a ridosso di queste vengono adibite a spiagge libere, non gestite, dove più di una volta abbiamo visto persone, anche bambini, fare il bagno. Inoltre, i cartelli di divieto di balneazione, che dovrebbero dare la corretta informazione ai cittadini, sono presenti solo in 3 località risultate fuori dai limiti di legge: in 27 punti su 33 non sono presenti i cartelli che informano i cittadini sulla qualità delle acque di balneazione».

«Sono 142 milioni di euro le sanzioni che stiamo pagando alla Comunità Europea per il mancato recepimento delle direttive Ue sul trattamento delle acque reflue, soldi che aumentano le bollette dei cittadini e delle cittadine – dichiara Marco Crestani, portavoce di Goletta Verde. L’Italia continua a sottovalutare il problema della mala depurazione e degli scarichi abusivi. La qualità dei nostri fiumi e dei nostri mari dipende dall’efficienza dei depuratori e i problemi vanno risolti a monte. Per assicurare la salute dei cittadini, tutelare l’ambiente e proteggere le attività economiche che ne dipendono dobbiamo monitorare e migliorare i punti critici del nostro sistema di depurazione».

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