Napoli, torna il Nauticsud: «Mare risorsa da valorizzare»

Alla Mostra d'Oltremare 200 aziende, 400 marchi e 800 imbarcazioni

La presentazione di Nauticsud
La presentazione di Nauticsud
di Alessio Liberini
Lunedì 6 Febbraio 2023, 20:59 - Ultimo agg. 21:00
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Oltre 200 aziende, più di 400 marchi, e circa 800 imbarcazioni esposte per nove giorni all’insegna della nautica e dell’economia del mare. Sono questi i numeri che anticipano la 49esima edizione del Salone Nauticsud, in programma dall’11 al 19 febbraio 2023 nel quartiere fieristico della Mostra d’Oltremare di Napoli.

L’esposizione, presentata questa mattina nella sala Italia del Teatro Mediterraneo della Mostra di Fuorigrotta, torna così a pieno regime - dopo gli anni della pandemia - per la gioia di buyer, appassionati di nautica o semplici curiosi che potranno toccare con mano le ultime novità del settore.

Scoprendo, attraverso imbarcazioni a motore, gozzi, gommoni, motori marini e accessori per la nautica, anche il costante sviluppo dell’intera filiera nautica.

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«Vediamo in questo Nauticsud 2023 – ha spiegato il primo cittadino, Gaetano Manfredi, intervenendo alla presentazione della kermesse - l’inizio di una nuova fase di impegno e di maggiore interesse nei confronti del rapporto di Napoli con il mare». Per il sindaco partenopeo bisogna, difatti, tornare a mettere il mare al centro dell’economia cittadina ma «per fare questo – precisa - ci vuole visione, programmazione da parte dell’amministrazione, ed anche i capitali dei privati. È indubbio che il mare rappresenta una grandissima potenzialità del nostro territorio. Napoli è una città di mare che però utilizza poco il suo mare».

«Analogamente – osserva l’ex rettore federiciano - abbiamo il grande tema del potenziare l’economia del mare che significa cantieristica, produzione, servizi a terra, e tutto un indotto che porta posti di lavoro, economia e ricchezza in città. Abbiamo le prospettive economiche di fare un piano di investimento e rafforzamento del rapporto della città con il mare che deve partire dal consolidamento della portualità turistica in città. Cominciamo da Mergellina: è una realtà che va potenziata e modernizzata».

«Oggi – evidenzia il presidente dell’Associazione filiera italiana della nautica (AFINA), Gennaro Amato - pur avendo un aumento delle vendite di imbarcazioni, abbiamo un grosso problema di posti barca dal momento che mancano gli ormeggi. Ci stiamo attivando insieme al Comune e le autorità competenti per presentare un progetto di allungamento di banchina a Mergellina che ci consentirà di avere circa un chilometro di ormeggio in più rispetto a come è ora». 

Un nodo centrale emerso dall’incontro odierno - a cui hanno preso parte anche i vertici della Mostra d’Oltremare, la Consigliera Delegata ed il presidente, Maria Caputo e Remo Minopoli, il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola e il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Amedeo Manzo – è stato proprio quello della necessità di costruire marine e nuovi posti barca in città al fine di alimentare economia del mare e turismo di qualità. Entro marzo 2023 il Comune dovrebbe fissare il tavolo di concertazione per lo studio di fattibilità del porto a Mergellina. Per un progetto che vede già pronti gli interventi finanziari di BCC Napoli e CCIAA di Napoli.

«Il Salone nautico – chiarisce Amato, facendo riferimento alla progettualità come unica strada per raggiungere obiettivi comuni - non è solo una mera esposizione di barche, ma rappresenta l’intera filiera. Un caleidoscopio di attività e professioni completo, quindi, del variegato e dinamico mondo della nautica, con al centro un osservatorio permanente che consente a questo florido settore produttivo di rimodularsi e riproporsi alle necessità e regole del mercato. Niente ci vieta di poter diventare una delle forze propulsive del PIL del nostro territorio, però non andiamo avanti! Basta parole passiamo ai fatti: servono porti e servizi di prima accoglienza sulla terra ferma, manca una fitta e fattiva collaborazione tra pubblico e privato».

«Da anni siamo consapevoli che servono i porti – ha spiegato, invece, il presidente della CCIAA di Napoli, Ciro Fiola - Ho già dato incarico agli uffici di costituire una SpA che veda la Camera di Commercio, almeno in una prima fase, progettare tre porti turistici su Napoli. Poi, dopo, sarà aperta ai privati».

Nel mentre il Salone della nautica guarda già al futuro, quando nel 2024 il Nauticsud di Napoli festeggerà i suoi primi 50 anni. Per l’occasione sarà promosso dagli organizzatori un progetto internazionale con l’invito di 22 nazioni che daranno vita ad un vero e proprio expo della nautica da diporto.

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