Napoli invasa dai turisti: maxi-ingorgo, assalto alle pizzerie ma poco shopping

Epifania da record con la vacanza low cost dei turisti italiani

Napoli, l'assalto dei turisti alle pizzerie
Napoli, l'assalto dei turisti alle pizzerie
di Gennaro Di Biase
Venerdì 6 Gennaio 2023, 23:02 - Ultimo agg. 8 Gennaio, 09:40
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Turismo e tilt, congestione e indotto. Code e presenze. È stata un’Epifania da record, con folle quasi senza precedenti in città, in tutti i punti cruciali del centro storico. Trentamila persone in coda solo tra Toledo e i Quartieri Spagnoli, per visitare i vicoli di Totò, Eduardo e Maradona. Pochi vigili ma tanto traffico veicolare, con lamiere e parcheggiatori abusivi ovunque. E traffico pedonale: a Napoli non si cammina più, in sostanza. Neppure ai Decumani o a San Gregorio Armeno, dove altre decine di migliaia di corpi si muovono nelle strade strette tra il Cristo Velato della Cappella di San Severo, Largo Nilo, San Domenico e piazza del Gesù.

Pienissimi i locali del food, dalle friggitorie ai bar, ma la folla è tanta che gli acquisti ne riescono talvolta «complicati», spiegano dal Consorzio di commercianti Toledo-Spaccanapoli. Sorridono diversi imprenditori, sorridono meno i residenti.

La fine delle vacanze invernali 2023 ha portato all’ombra del Vesuvio un turismo totale, ma per molti versi selvaggio. È la «Partenope experience» ai massimi livelli, che si presenta col bene che è nel male, e viceversa.

Il turismo è senz’altro tra le prime fonti di guadagno della città: porta vita tra i vicoli, festa, balli, canti e indotto per albergatori e ristoratori. Ma, col record di afflusso di queste ore, l’invasione di vacanzieri porta anche una fiumana di corpi senza soluzione di continuità, come quella di ieri in via Toledo. Impossibile fare un passo. Quel pezzetto di marciapiede libero da tavoli e passanti, è riempito da una distesa di lenzuola degli ambulanti che sono tornati in massa a occupare praticamente tutti gli angoli. Disagi e code un po’ dappertutto. Attese anche di un’ora per una margherita in via dei Tribunali. Di mezz’ora in meno ai Quartieri. La metro, Linea 1, ieri mattina ha raggiunto punte d’attesa di «18 minuti». Parcheggiare, d’altronde, è un’odissea titanica. Gli abusivi ne approfittano, impossessandosi dei pezzi di vie poco presidiati dai vigili urbani. Tutti in strada o nei fast food, meno gente nei negozi.

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«Rispetto agli anni precedenti, gli incassi dei giocattoli sono andati bene - spiega Rosario Ferrara, presidente del consorzio Toledo-Spaccanapoli - Queste giornate sono sicuramente molto vivaci, ma la città non è attrezzata per accogliere una mole tale di turisti. Ne beneficia moltissimo il food, con le pizzerie anche piccole sempre pienissime. I negozi ne godono meno. I vigili urbani, per esempio sono spariti in questi giorni. Il flusso veicolare è impazzito, e sta provocando un traffico infernale che genera impedimenti ai potenziali acquirenti. Mancano i parcheggi di prossimità, e servirebbero incentivi per le famiglie che utilizzano i mezzi pubblici. C’è un aumento di ambulanti mostruoso: tra piazza Carità e Trieste e Trento è diventato impossibile evitarli. Sono oltre 100». In tilt il traffico anche in collina, con Assoutenti Campania Mobilità che segnala difficoltà per i turisti «scesi dalla Funicolare di Montesanto a dirigersi a San Martino che a Vanvitelli e Scarlatti. Indicazioni del tutto insufficienti». 

Se i turisti e i ristoratori sorridono per una vacanza «low-cost» come quella partenopea (un pranzo con primo, secondo e contorno lo si trova anche a «12 euro», in zona via Toledo), sorridono meno i residenti. Partenope attrae tanto anche perché è struccata, viva e vissuta anche nei suoi luoghi più famosi, ma a tratti le esigenze dei turisti diventano opposte a quelle di chi affronta il quotidiano. «Da via Croce a piazza del Gesù non si passa più - commenta Gennaro Esposito, consigliere comunale - Serve mezz’ora per percorrere 100 metri. Questo tipo di economia sta rendendo Napoli un enorme fast food, come osservato da diversi opinionisti. Napoli, diversamente da Firenze o Venezia, ha un centro storico abitato da partenopei, e la vita è diventata molto complessa per tante migliaia di famiglie e persone che faticano anche a portare a spasso il cane. Serve allargare i flussi turistici ad altre zone della città, e pensare a una regolamentazione dei flussi pedonali anche ai Quartieri Spagnoli, a Toledo e ai Decumani. Ne parleremo in commissione Polizia Municipale. Erano pochissimi i vigili urbani nelle scorse ore. C’è chi comincia a vendere casa». Il bene e il male dell’invasione turistica, dicevamo. In una città che, a livello urbanistico, condensa tante cose in poco spazio.

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