Napoli, a via Foria i cittadini diffidano il Comune: «Via il cordolo, crea solo ingoghi»

La strada in alcuni momenti della giornata è un vero e proprio girone infernale

Via Foria
Via Foria
di Antonio Folle
Domenica 24 Settembre 2023, 19:11
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Via Foria è da sempre una delle arterie più densamente trafficate della città. Quasi sempre affollata, in alcuni momenti della giornata è un vero e proprio girone infernale per automobilisti e conducenti del trasporto pubblico, bloccati per minuti - a volte ore - interminabili nel groviglio di lamiere, di clacson strombazzanti e di imprecazioni pronunciate più o meno ad alta voce. A causare il traffico che paralizza per interi tratti della giornata uno dei più importanti assi viari della città, però, non sarebbe l'aumento del numero di autovetture o l'insufficienza delle strade partenopee. Secondo un gruppo di cittadini, costituitosi in comitato civico guidato da uno studio legale che ha sede proprio in via Foria, a causare il caos-traffico e i disagi sarebbe il "serpentone" di cemento realizzato alcuni anni fa per separare i due sensi di marcia.

Il lunghissimo cordolo, installato a coprire quasi l'intera via Foria, secondo i cittadini, che hanno inviato un formale esposto-denuncia al Comune chiedendo la rimozione entro trenta giorni del serpentone, non sarebbe solo un intralcio alla circolazione, ma addirittura un pericolo per l'incolumità degli utenti della strada. Ed è proprio dalla diffida inviata lo scorso 22 settembre dai cittadini che potrebbe aprirsi una vera e propria battaglia legale con palazzo San Giacomo che, stando a quanto denunciano i cittadini, sarebbe perfettamente a conoscenza della problematica ma non sarebbe mai intervenuto per rimuovere l'ostacolo.

In effetti a via Foria è semplice constatare quanto sia facile restare imbottigliati nel traffico a causa di un'automobile lasciata improvvidamente in seconda fila o, peggio, a causa di qualche autobus Anm fermo a margine della carreggiata per guasto.

Fatti che si verificano praticamente ogni giorno e che hanno contribuito a diffondere la pessima abitudine, da parte dei conducenti degli scooter, ad abbandonare la strada per "invadere" i larghi marciapiedi e scansare così parte del traffico. Uno slalom selvaggio che mette a repentaglio la sicurezza dei pedoni che rischiano ogni giorno di vedersi piombare addosso un motorino lanciato a tutta velocità.

 

Gli orari dei maggiori disagi sono, ovviamente, gli orari definiti "di punta": di mattina, in orario d'ufficio, di sera, negli orari in cui gran parte dei napoletani che lavorano fuori città ritornano verso il centro e, nel caso specifico di via Foria, negli orari di apertura degli uffici del Giudice di Pace. 

«Gli organi competenti - si legge in un passaggio della diffida inviata all'assessorato alla Viabilità, al Comando dei Vigili Urbani e ai relativi uffici tecnici della III Municipalità - avrebbero già dovuto provvedere alla rimozione dello spartitraffico, in ossequio agli ordinari doveri di ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini, ovvero predisponendo forme alternative di regolamentazione del traffico, anche al fine di consentire ai residenti di poter usufruire dei passi carrabili ove esistenti. Considerato che, nonostante la pericolosa situazione esposta, gli organi preposti non hanno ancora ottemperato ai loro obblighi inderogabili di tutela della salute dei cittadini, nonchè di tutela dell’ambiente e del territorio, i residenti di Via Foria, visto l’art. 328 c.p. i cittadini chiedono - si legge ancora nella missiva dei residenti di via Foria - che venga immediatamente reintegrata la situazione dei luoghi precedente alla summenzionata attività di posa in opera del còrdolo spartitraffico, mediante la eliminazione dello stesso, o in ogni caso al ripristino delle condizione minime di sicurezza, ritenendo sin da ora responsabili per la mancata esecuzione di tale opera gli organi preposti nel caso in cui si dovessero verificare incidenti o altri eventi a danno dell’incolumità dei cittadini».

La diffida inviata dai residenti di via Foria ha tutte le sembianze dell'atto preliminare di una battaglia legale che vedrebbe schierati da un lato i cittadini esasperati da una situazione che va avanti, tra denunce e segnalazioni, ormai da troppi anni e, dall'altro, il Comune di Napoli e i suoi uffici tecnici. 

«Su questa questione - spiega il consigliere della III Municipalità Enzo Rapone - abbiamo riunito le commissioni competenti decine di volte, ed altrettante volte si è discusso del tema in sede di consiglio municipalità. Insieme al presidente della Municipalità ed al comandante dei Vigili abbiamo effettuato un sopralluogo e ci hanno confermato che quel cordolo a suo tempo fu installato contro il parere della polizia municipale, che lo riteneva pericoloso a causa della sua altezza. Come Municipalità ci siamo mossi chiedendo al Comune di rimuovere quel cordolo - continua Rapone - ma palazzo San Giacomo si è rifiutato senza però addurre motivazioni. Nel frattempo a via Foria si continua ad assistere ad ogni giorno a scenari da battaglia, con autobus che loro malgrado bloccano la circolazione, autovetture che cercano disperatamente di divincolarsi, autobotti dei vigili del fuoco e ambulanze che restano bloccate negli ingorghi. Il problema è serio e riguarda la sicurezza dei cittadini - prosegue ancora l'esponente del terzo parlamentino - il Comune non può continuare a ignorare semplicemente un problema che mette a repentaglio la vivibilità di un intero territorio e di migliaia di cittadini».

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