Mitra in pugno e in sella a una moto, tra negozi e boutique di Chiaia. È successo lo scorso luglio, quando in quattro occasioni il primo quartiere cittadino è stato letteralmente battuto a tappeto da parte di presunti camorristi della zona della Torretta. Sono stati filmati mentre percorrevano in sella alle moto (assieme a tre complici) le zone “in” della città: mitra e armi da sparo in pugno. Erano pronti ad uccidere. Ma non è tutto. Sempre lo scorso luglio, avrebbero messo a segno quattro stese (scorrerie armate), un volume di fuoco degno di uno scenario di guerra, colpendo ripetutamente porte e finestre, puntando ad altezza d'uomo tra i vicoli della Torretta. Ma andiamo con ordine a partire dal blitz messo a segno ieri dagli uomini della Mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini: sono finiti in cella (in quanto destinatari di fermi di pm) Armando Mastroianni e Giovanni Strazzullo, quest'ultimo ritenuto capo e promotore di un omonimo gruppo criminale attivo nella zona della Torretta. Sono accusati di quattro “stese” (scorrerie armate a scopo dimostrativo) avvenute in via Cucca e in vico Della Neve, a pochi giorni di distanza lo scorso luglio (4, 8, 16 e 26 luglio). Questa mattina saranno interrogati dal gip, nel corso della convalida del fermo, quando avranno modo di replicare alle accuse che li tengono in cella. Difesi dal penalista napoletano Giuseppe De Gregorio, i due presunti camorristi sono al momento in cella, alla luce di indagini che prendono le mosse da alcune indagini ricavate da telecamere sul territorio cittadino. E sono proprio le videocamere a svelare cosa è accaduto a Chiaia nelle ultime settimane, nel pieno della stagione che ha condotto a Napoli migliaia di turisti e che ha proiettato la città al centro del circuito che conta in materia di ricezione turistica. Inchiesta condotta dai pm Celeste Carrano e Maria Sepe, si lavora anche sul presidio armato del territorio, tanto che i due presunti malviventi avrebbero imposto la legge del terrore mostrandosi in giro, in sella alle moto, impugnando armi da guerra. Ma su cosa verte il business conteso da vecchi e nuovi clan? Semplice: il business dei parcheggiatori abusivi, a cui viene imposto il pizzo, gli stupefacenti e il racket in alcuni negozi. Come raccontato dal Mattino, la camorra punta alla movida cittadina e agli indotti criminali, che fanno leva soprattutto sui parcheggiatori abusivi. Altri tre presunti complici dei due soggetti in cella sono ora ricercati. Ma quello di Chiaia non è l'unico episodio di città a mano armata. In poche ore, l'intera area metropolitana si è trasformata in un inferno. Da Caivano, dove - tra domenica e lunedì notte - una stesa è stata consumata nella zona del parco verde; a Ponticelli (stesa da 21 colpi), al rione Sanità (agguato contro un piccolo pregiudicato).
Inquietante l'episodio verificatosi nella notte tra sabato e domenica alla Sanità. Nel quartiere che si sta riscattando, offrendo un'immagine lontana dai cliché più neri di un tempo e che attrae anche tanti turisti, è tornata la paura. Un giovane di 21 anni, Antonio C., è finito in ospedale con un proiettile di pistola conficcato nel braccio.