Sono scesi in piazza, ovviamente accompagnati dai loro amici a quattro zampe, per protestare contro l'applicazione del regolamento che vieta l'accesso ai cani del giardino storico di Palazzo Reale, a Napoli. In tanti, oggi, si sono ritrovati in piazza del Plebiscito per questo inedito sit-in: con cartelli e megafoni, per far conoscere a tutti le loro ragioni, e tenendo tra le braccia o al guinzaglio cani di tutti i tipi e tutte le taglie. Qualcuno ha anche indossato la maschera con il muso dell'amato cagnolino.
Il direttore del Palazzo Reale, Mario Epifani, ha tenuto fede all'impegno preso nei giorni scorsi ed è sceso in piazza per incontrare i manifestanti ed ascoltare le loro rivendicazioni, ma anche per illustare i motivi del divieto di accesso ai cani.
Il Giardino Romantico di palazzo Reale, ha ribadito Epifani, è un luogo della cultura che deve essere tutelato e salvaguardato secondo le leggi ed oggi, nonostante il regolamento, molti continuano a frequentare lo spazio lasciando liberi i propri animali di correre e scavare buche, evitando perfino - in alcuni casi - di raccoglierne le deiezioni. Non è un caso, ha ricordato, che quasi tutti i giardini storici a Napoli, in Campania e in Italia vietino l'accesso agli animali: da Villa Floridiana a Villa Pignatelli, passando per la Reggia di Caserta, i Giardini del Quirinale, di Boboli e via dicendo.
La proposta dei manifestanti, tra cui c'era anche una delegazione dei Verdi, con il deputato Francesco Emilio Borrelli, è quella di riservare un'area ad hoc ai cani, individuare uno spazio dove poterli fare sgambare in sicurezza. La questione sarà valutata: l'obiettivo di entrambe le parti è di trovare un qualche compromesso. Il sit in, che non è passato inosservata alle tante persone che in questa bella giornata di autunno affollavano piazza Plebiscito, è stato promosso dal comitato cittadino dei proprietari di cani «Qua la zampa»