Storia, restauro e gastronomia, tripletta perfetta per presentare ai napoletani il Giardino, il Casamento Torre del Real Bosco di Capodimonte e un forno antico legato all'invenzione della prima pizza margherita. Oggi l'area storica, che durante l'epoca dei Borbone era destinata all'orto e alla cucina, accoglierà per la prima volta famiglie e bambini nelle sale della Caffetteria Bistrot e della Pizzeria del Giardino Torre. La Caffetteria in particolare allestita all'interno dell'antico Casamento, un caratteristico edificio turrito, nucleo centrale del Giardino di Delizie dei Borbone del settecento, sarà aperta per la colazione e per il pranzo rispettando la filosofia del chilometro zero, una cucina tradizionale che rientra in un progetto più ampio volto al recupero della storia antica di questi luoghi e che comprende anche la Pizzeria del Giardino che nasce intorno al forno storico, scoperto nella Corte del Casamento, un forno speciale perché legato alla leggendaria creazione della prima pizza Margherita, preparata nel 1889, in onore della Regina Margherita, moglie del Re Umberto I. Numerose le attività organizzate per lo speciale taglio del nastro previsto oggi: “Le Nuvole - Teatro Arte Scienza” in collaborazione con Delizie Reali Scarl, guiderà turisti e appassionati in un percorso alla scoperta dei frutteti, degli agrumeti e dei viali del giardino dedicati alla coltivazione della frutta esotica amata dai Borbone. Partenza, prevista anche domani alle 11 e alle 12.
Protagonisti della due giorni all'aria aperta saranno anche i bambini, per loro alle ore 12 è stato articolato un laboratorio didattico dal titolo “Arcimboldo. Laboratorio artistico sulle composizioni vegetali” ispirato alle opere di composizioni botaniche del pittore manierista. La partecipazione è gratuita ed è riservata ad un massimo di 25 partecipanti alla volta. Punto di incontro per tutti sarà presso la Porta Miano alle ore 10.15 e poi alle ore 11.15 (per informazioni e prenotazioni arte@lenuvole.com). Il progetto di riqualificazione dell'area nord orientale del Bosco è solo un ulteriore traguardo raggiunto negli ultimi anni e rientra nel più generale Masterplan del Museo e Real Bosco di Capodimonte voluto dal direttore Sylvain Bellenger per recuperare i 17 edifici borbonici presenti nel polmone verde di Napoli.