Piazza Bellini, le mura greche di nuovo coperte di rifiuti

Mura che per secoli hanno difeso la città piene di cocci di bottiglie, cartacce, resti di cibo e lattine

Le mura greche
Le mura greche
di Antonio Folle
Giovedì 28 Dicembre 2023, 19:13
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Deturpate, degradate, offese dall'inciviltà dilagante di napoletani e turisti, oltraggiate dal disinteresse istituzionale. Questo il triste destino delle mura greche di piazza Bellini, antichissime vestigia del passato di Napoli che, in un orribile loop di degrado e tentativi di pulizia da parte di qualche volontario, finiscono ogni giorno nell'obbiettivo fotografico di migliaia di turisti. L'ultima protesta di Legambiente, che aveva tentato di sensibilizzare l'opinione pubblica circa l'importanza di salvaguardare i resti delle monumentali mura che proteggeva la Napoli greca non ha sortito gli effetti sperati. Come nella peggiore teoria delle finestre rotte è bastato il lancio della prima lattina per far ritornare le mura all'antico degrado.

 

E così oggi i resti delle mura che per secoli hanno tenuto lontani i nemici della città, rappresentando un baluardo impenetrabile - che fece di Napoli una delle più inviolabili città dell'antichità - sono ricoperti da cocci di bottiglie, cartacce, resti di cibo e dalle immancabili lattine lanciate dagli incivili che utilizzano quello che è a tutti gli effetti uno dei più antichi monumenti di Napoli come uno sversatoio di immondizie. Un destino indegno che si consuma nella più totale indifferenza di chi avrebbe il dovere - Sovrintendenza e Comune - di vigilare e tutelare.

La storia del degrado che attanaglia le mura di piazza Bellini si trascina stancamente da diversi anni.

Per accedere all'interno degli spazi è infatti necessario un apposito permesso da parte della Sovrintendenza. Si crea così un cortocircuito che impedisce una puntuale opera di pulizia da parte degli addetti - fino a qualche mese fa il compito era demandato ad una cooperativa sociale - e il conseguente degrado che viene continuamente denunciato da cittadini, associazioni e comitati civici. 

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«Napoli ed i napoletani sono sempre più consci della loro storia e della loro memoria - afferma il responsabile giovanile del Movimento Neoborbonico Emilio Caserta - grazie al lavoro storico degli ultimi trent'anni. Allo stesso tempo, però, mentre si respira un'aria diversa rispetto a qualche anno fa, ritroviamo ancora in tempi moderni chi sporca le nostre strade, le nostre piazze e soprattutto i nostri monumenti. Queste mura parlano - continua Caserta - raccontano la storia millenaria di una capitale, andrebbero tutelate da tutti, proprio come dovremmo tutelare i nostri nonni, cosa che nn facciamo più, i quali ci raccontano il loro passato e ci trasmettono le loro radici. Noi Neoborbonici ci occupiamo spesso della storia borbonica della città e del Sud, perchè è quella più vicino a noi, ma non dimentichiamo mai che la nostra Napoli affonda le sue radici nella Magna Grecia. Vedere che, specialmente nella zone della movida giovanile napoletana come piazza Bellini i miei coetanei lanciano bottiglie e cartacce, deturpando quei monumenti di cui tanto ci vantiamo fa veramente male. In ogni caso - conclude - vogliamo ringraziare tutti quei volontari che si impegnano per cercare di arginare una situazione che, altrimenti, sarebbe ben peggiore». 

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