Da depuratore a terrazza panoramica sul mare. Si lavora per trasformare l'ex impianto di San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli, in spazio green accogliente per residenti e turisti. Il sito, da tempo dismesso, sarà bonificato e rigenerato dal Comune di Napoli così da essere riconsegnato alla collettività.
Si parte, appunto, dalla bonifica.
Proprio nei giorni scorsi, come annunciato da Il Mattino, Palazzo San Giacomo ha stretto l'accordo con la società pubblica Sogesid per entrare nel vivo del vasto e articolato programma di bonifiche e messa in sicurezza di spazi inquinati. Non gli unici fondi a disposizione. Difatti, la rigenerazione urbana dello spazio sul litorale di Napoli Est può contare anche sui sette milioni di euro messi a disposizione dal Contratto istituzionale di sviluppo CIS Vesuvio-Pompei-Napoli siglato da Comune e altri enti lo scorso anno.
Più in particolare per la riqualificazione dello spazio - ribattezzato dal Comune "LungoEst Terrazza a Mare" - sono previsti la bonifica dei materiali contenenti amianto, il parziale recupero dei manufatti dell'impianto, la realizzazione della scogliera di protezione, la connessione con la rete ciclopedonale e con il tratto di lungomare di San Giovanni e l'illuminazione pubblica a energia solare.
Dunque, un ambizioso progetto di rigenerazione urbana che consente di "aprire" il lungomare di San Giovanni e di collegare le due grandi spiagge, quella di Pietrarsa e quella di vico Municipio, che sono interrotte proprio dalle vasche e dagli altri edifici dell'ex depuratore, inattivo già da diversi anni. Si immaginano arene per accogliere il pubblico e il verde per restituire decoro e vivibilità alla colmata che si estende per oltre 26mila metri quadrati.
Sullo sfondo un lavoro di più ampia portata per restituire ai cittadini anche gli arenili e il mare, non balneabile da diversi lustri. E poi un disegno di ampia portata che intende riqualificare l'intero tratto di costa con servizi e nuove opportunità: da un nuovo porto turistico alle residenze universitarie negli spazi dell'ex Corradini.