Capodanno a Napoli 2024: in piazza Enzo Avitabile, Arisa e i The Kolors

Dal 29 dicembre 2023 al 1 gennaio 2024, quattro giorni di eventi con tanti i big

Capodanno a Napoli 2024
Capodanno a Napoli 2024
di Valentina Bonavolontà
Mercoledì 20 Dicembre 2023, 21:33 - Ultimo agg. 22:36
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Tutto pronto, o quasi, per Capodanno 2024, il mega evento in cui Napoli si prepara a salutare il vecchio anno e accogliere quello nuovo: oggi, infatti, l'amministrazione comunale guidata da Gaetano Manfredi ha reso noto il programma dell'eventoLuci e suoni di Napoli..., quattro giorni di eventi, dal 29 dicembre 2023 al 1° gennaio 2024 che culmineranno, ovviamente, la sera del 31 dicembre, con il grande show in piazza Plebiscito con ospiti del calibro di Arisa, i The Kolors, Enzo Avitabile e tanti altri protagonisti della musica che dello spettacolo.

Ad aprire il calendario degli appuntamenti, venerdì 29 dicembre, saranno due momenti di solidarietà: il primo con il maestro Carlo Morelli che porterà La musica in carcere con la band in concerto per i detenuti di Poggioreale, il secondo dedicato ai piccoli pazienti del Santobono che nel pomeriggio riceveranno la visita del sindaco Gaetano Manfredi accompagnato dagli artisti Lele Blade, Lda, Francesco Cicchella e Peppe Iodice

«Dobbiamo partire dai luoghi di sofferenza, perchè capodanno, oltre che un momento di gioia, è un'occasione per far sentire la nostra vicinanza a chi soffre. Soprattutto quando è festa, le difficoltà costano di più - dichiara il sindaco Gaetano Manfredi - Come amministrazione stiamo rilanciando una visione di città inclusiva e che sia all’altezza dello straordinario afflusso turistico che stiamo vivendo, in questa direzione continueremo con il progetto avviato da Napoli Città della Musica affinchè l’arte attraverso la musica contribuisca allo sviluppo di una comunità consapevole che sappia custodire la tradizione guardando al futuro».

Ma sui trasporti per ora sembrano non esserci certezze: «Stiamo lavorando per poter garantire i trasporti anche di notte» dichiara.  

La programmazione di eventi che accompagnerà cittadini e turisti all’arrivo del nuovo anno si annuncia vasta e variegata con concerti e spettacoli adatti al pubblico di ogni età. Dopo il successo dell’esperimento dello scorso anno, è stato confermato lo stesso format. «Quest’anno abbiamo puntato, in tempi non sospetti, su Rose Villain e The Kolors, ora due big di Sanremo 2024 che si esibiranno a Napoli nella notte di Capodanno, così come su Geolier, altro big di Sanremo inserito nella giuria del contest dei giovani musicisti - ha spiegato il delegato del sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo Ferdinando Tozzi - C’è l’intenzione di valorizzare i nostri talenti, con ben 3 contest come “Napoli e’ mille colori” e tante diverse espressioni di intrattenimento, di generi musicali e di comicità». 

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Insomma una grande festa popolare e di tradizione, ma che guarda alle future generazioni e si apre alla contaminazione culturale. Molto atteso lo spettacolo in Piazza Plebiscito prima del brindisi di mezzanotte con la partecipazione di tanti artisti, comici e cantanti. A partire dalle 21, sul palco, saliranno Enzo Avitabile e i Bottari, The Kolors, Francesco Cicchella, Arisa e Jimmy Sax, in una serata condotta da Peppe Iodice, Francesco Mastandrea, Francesco Procopio e Daniele Decibel Bellini. Insieme a loro scalderanno il pubblico anche altri grandi protagonisti del mondo dello spettacolo come Gabriele Esposito, Erminio Sinni e Ciro Giustiniani. Si esibiranno sul palco anche i vincitori di un contest per giovani comici emergenti.

«Dobbiamo festeggiare, ma dare soprattutto un messaggio di pace e di solidarietà. Voi dite che è scontato, ma intanto la pace non c'è. Siamo tutti in questo viaggio di divertimento e di riflessione insieme a quella che chiamo le Napoli, perché Napoli è un insieme di tante città che fanno pace di una sola faccia, quella di una coscienza molto alta che ogni giorno si confronta con il grossolano quotidiano», dice il maestro Enzo Avitabile. E sullo spazio dato ai giovani: «Carmelo Bene diceva che in arte nessuno è padre a nessuno, ma ci sono dei punti di riferimento. Bene che li riconoscano, bene che ci siano giovani, ma anche contenuti. La nostrra musica continui ad essere fortemente identitaria». 

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