Napoli Est, l'ex depuratore diventa terrazza green: 8 milioni per riqualificare

Napoli Est, l'ex depuratore diventa terrazza green: 8 milioni per riqualificare
di Alessandro Bottone
Venerdì 10 Giugno 2022, 18:56 - Ultimo agg. 19:48
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Otto milioni di euro saranno utilizzati per bonificare e riqualificare l'ex depuratore di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. L'impianto di via Boccaperti - dismesso ormai da alcuni anni - lascerà spazio a una terrazza con verde e pista ciclabile. Alcuni dettagli sul progetto sono stati descritti da Edoardo Cosenza, assessore alle infrastrutture e alla mobilità del Comune di Napoli, che ieri ha preso parte alla seduta di Consiglio della Municipalità di Napoli Est.

Ben sette milioni provengono dal CIS, ovvero il contratto istituzionale di sviluppo, 'Vesuvio-Pompei-Napoli' presentato qualche giorno fa in Campania dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna. A questi fondi si aggiunge un ulteriore milione di euro che proviene dal "pacchetto" di risorse destinato alla bonifica del SIN 'Napoli Orientale', ovvero delle aree comprese nel perimetro dei quartieri Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio che necessitano di messa in sicurezza, piani di caratterizzazione e bonifiche.

Nell'area dell'ex impianto di depurazione di San Giovanni a Teduccio - di proprietà del Comune di Napoli - insiste anche un impianto di sollevamento che, gestito dall'azienda comunale Abc Napoli, raccoglie e convoglia le acque nere verso l'impianto di via De Roberto a Ponticelli. La struttura non sarà smantellata in quanto essenziale alla raccolta dei liquami che arrivano dalla rete fognaria dell'area orientale. Tutto lo spazio restante, invece, sarà smantellato e riqualificato con le risorse pubbliche. Le vasche esistenti saranno sfruttate per creare delle arene per il pubblico e si insisterà particolarmente sul verde così da creare una vera e propria terrazza che affaccia sul mare così come la "gemella" che insiste nel vicino museo nazionale ferroviario di Pietrarsa. Si guarda proprio a quest'ultima, e ad altri modelli di diverse città europee, per restituire decoro e sicurezza alla colmata di oltre 26mila metri quadrati ad oggi negata ai cittadini. La realizzazione della terrazza, infatti, permetterebbe di "aprire" il lungomare eliminando l'importante ostacolo al collegamento tra le due spiagge: quella di Pietrarsa (su cui insiste la banchina) e quella "delle industrie", detta anche "del municipio", particolarmente vasta. Su quest'ultimo versante, proprio negli ultimi mesi, sono stati realizzati i servizi igienici e le docce a servizio di chi usufruisce dell'arenile per l'elioterapia essendo i tuffi formalmente negati da anni per l'inquinamento dello specchio di mare. A ben vedere, negli ultimi giorni l'Autorità portuale di Napoli ha deciso, con una propria ordinanza, di interdire la spiaggia così da mettere in campo le attività concordate nell'ambito del recente accordo per la bonifica dell'arenile, anch'essa compreso nel perimetro del sito di interesse nazionale.

L'assessore comunale Cosenza ha parlato di una bellissima terrazza alberata e sul mare che, ha detto scherzando, farà la concorrenza a quella di Pietrarsa.

A ben vedere questi due spazi pubblici, grazie agli interventi previsti, potranno essere messi in collegamento attraverso l’esistente passeggiata accessibile dai due sottopassi pedonali da corso San Giovanni. Bisognerà attendere l’ultimazione della progettazione per conoscere ulteriori dettagli della riqualificazione e, soprattutto, i tempi. L’intervento è soltanto uno dei tanti necessari per restituire ai cittadini il lungomare di Napoli Est: dall’ex Corradini al mare da “ripulire”, dalle bonifiche ai lavori della vicina stazione ferroviaria.

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