Napoli, zone off-limits e degrado sulle spiagge di San Giovanni: sos per l'estate

Nessuna cura per gli arenili dell'ex quartiere industriale

Napoli, zone off-limits e degrado sulle spiagge di San Giovanni: sos per l'estate
Napoli, zone off-limits e degrado sulle spiagge di San Giovanni: sos per l'estate
di Alessandro Bottone
Domenica 4 Febbraio 2024, 19:32
3 Minuti di Lettura

L'estate è ancora lontana ma tanti provano già a immaginare una vera e propria stagione balneare per la costa di San Giovanni a Teduccio dove da tempo il mare è negato per l'inquinamento. Non va meglio per le spiagge per le quali da tempo mancano pulizia e cura.

Pezzi di legno, residui del lavoro di pesca e plastiche ricoprono buona parte della cosiddetta "spiaggia delle industrie" accessibile da vicoletto Municipio. L'arenile è costantemente aggredito dalle mareggiate che trasportano materiale di ogni genere ma non mancano rifiuti abbandonati da qualche incivile. Tra la sabbia scura, infatti, si riconosce lo scheletro di un motorino insieme a bottiglie di birra, indumenti e cartacce. Uno spettacolo indecente sotto gli occhi dei tanti che arrivano sulla spiaggia attirati dall'occasione di un aperitivo sul mare con vista sull'isola di Capri.

Non l'unica nota dolente per la lunga spiaggia di Napoli Est incastrata tra l'ex depuratore - che sarà recuperato e trasformato in terrazza panoramica - e la zona dell'ex Corradini, l'insieme dei capannoni industriali ormai ridotti a ruderi vista l'incuria e la mano dei delinquenti. Quasi al centro dell'arenile si nota la pedana fatta installare di recente dal Comune di Napoli per rendere lo spazio accessibile alle persone con disabilità.

Oggi, in realtà, i moduli in polietilene fanno da corridoio tra due aree della spiaggia interdette per l'inquinamento e, quindi, sottratte al pubblico. In poche settimane la recinzione installata è venuta giù sotto la furia del vento e delle onde e non fa altro che peggiorare la condizione di mancato decoro intrappolando spazzatura che nessuno recupera.

 

Il lavoro - costato 115mila euro per le casse di Palazzo San Giacomo - ha consentito di costruire una grossa pedana anche sulla spiaggia accessibile da vico I Marina dove, nel corso della campagna di indagini del SIN Napoli Orientale, è stata individuata un'altra area contaminata da idrocarburi e metalli. In attesa della bella stagione e dei tanti che arrivano qui per l'elioterapia, la piattaforma è inutilizzata ma già perde pezzi che finiscono sotto la sabbia.

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Il tempo stringe e nessuno sa ancora se il mare di San Giovanni può essere restituito alla collettività. Nonostante gli esiti positivi dei monitoraggi dei mesi scorsi nello specchio di Pietrarsa, al momento resta il divieto di balneazione. Sono diversi, infatti, i canali senza depurazione che arrivano in questo tratto di costa tutto ancora da valorizzare.

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