Rifiuti, cittadini e commercianti in rivolta:
«Marciapiedi impraticabili»

Rifiuti, cittadini e commercianti in rivolta: «Marciapiedi impraticabili»
di Antonio Folle
Mercoledì 8 Settembre 2021, 11:44 - Ultimo agg. 24 Marzo, 21:29
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III Municipalità. Cittadini e commercianti pronti alla rivolta ed allo sciopero fiscale a causa delle strade sporche e dei cassonetti svuotati a ritmo di lumaca. Rione Lieti, Capodimonte, Ponti Rossi e Rione Sanità sono solo alcune delle aree della città che nelle ultime settimane stanno soffrendo disagi legati alla mancata raccolta dei rifiuti. Uno scenario che ricorda le emergenze di dieci anni fa, quando i marciapiedi erano resi impraticabili dai cassonetti stracolmi e i sacchetti che arrivavano a invadere le strade. Sul territorio della terza Municipalità sono ormai in molti i cittadini pronti a fare le barricate per protestare contro uno stato di cose che rende impossibile la vita dei residenti. 

Il rientro dalle ferie per la stragrande maggioranza dei cittadini napoletani si è trasformato in un vero e proprio incubo a causa degli ormai atavici problemi di Asìa nel garantire il corretto smaltimento dei rifiuti.

Se è vero che nell'attuale situazione l'incivilità di parte dei cittadini gioca un ruolo molto importante, a ormai pochissime settimane dalla fine del mandato del sindaco de Magistris è impossibile non fare un bilancio degli ultimi dieci anni. E a giudicare da quanto si vede nelle strade della III Municipalità in questi giorni - ma il problema è esteso alla quasi totalità della città - il bilancio non è affatto positivo. 

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«Non ne possiamo più - denuncia il consigliere della III Municipalità Gennaro Acampora - è una vergogna incredibile. Il disagio che stiamo vivendo in questi giorni sul nostro territorio si somma al disagio relativo alla chiusura del centro Asìa in via Carlo Fiioranti, nel Rione Lieti. Oggi anche il solo interfacciarsi con i referenti è estremamente complicato. L'amministrazione Dema - continua Acampora - che ha ormai abbandonato la città e l'attuale dirigenza di Asìa devono prendere immediatamente provvedimenti perchè la situazione è ormai arrivata al collasso. Invito i dirigenti di Asìa a farsi un giro nelle strade ingombre di rifiuti non raccolti da una settimana. Sono giorni - precisa l'esponente del terzo parlamentino - che chiamo i responsabili e sistematicamente mi viene detto che ci sono problemi di personale e di mezzi. Si può anche capire e giustificare la difficoltà di uno o due giorni, ma situazioni come queste che vanno avanti per settimane necessiterebbero di soluzioni strutturali».

Soluzioni che dovranno necessariamente finire sulla scrivania del nuovo sindaco di Napoli. Tra le primissime priorità del nuovo primo cittadino, infatti, dovrà esserci una profonda rivoluzione - stavolta seria - sul fronte dell'organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti. Anzitutto bisognerà fare chiarezza sul piano industriale di Asìa e sul contratto di servizio stipulato tra l'azienda e l'ente comunale. Un contratto che prevede una serie di servizi - a cominciare dal lavaggio dei cassonetti e dallo spazzamento manuale delle strade - che non sempre vengono erogati nonostante siano puntualmente pagati dal Comune di Napoli. 

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