Sport ed inclusione, ecco i primi 51 atleti federiciani: «Così ampliamo le opportunità»

Gli sportivi hanno raccontato agli studenti più giovani i tanti sacrifici fatti per raggiungere il traguardo

Gli atleti federiciani
Gli atleti federiciani
di Alessio Liberini
Mercoledì 3 Maggio 2023, 19:15 - Ultimo agg. 4 Maggio, 07:16
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Conciliare lo studio con l’attività sportiva agonistica tramite una “doppia carriera” che permette di adattare il percorso accademico alle esigenze degli atleti.

È la mission dell’Università Federico II di Napoli che stamane ha premiato ben 51 giovani studenti, dedicandogli un’intera giornata celebrativa - con tanto di cerimonia di consegna degli attestati e testimonial d’eccezione - tenuta nell’aula magna della nuova sede di Scampia. Si tratta dei primi ragazzi che da oggi si possono fregiare dello status di "studente atleta".

Riconoscimento che fa rima con opportunità grazie alle diverse agevolazioni pensate ad hoc per i tanti studenti impegnati in attività sportive che richiedono un elevato impegno nella conciliazione della doppia carriera. La Federico II è inoltre il primo ateneo campano a dotarsi di questo importante strumento di inclusione che risponde agli obbiettivi indicati negli ultimi anni dalla Commissione Europea. 

«La giornata di oggi – spiega la prorettrice federiciana, Rita Mastrullo – ha un valore particolare perché ci permette di ribadire l'importanza dello sport e dell'istruzione e quindi di capire come conciliare le esigenze di queste due attività e soprattutto ci permette di leggere in una chiave più ampia di opportunità per gli studenti di percorrere contemporaneamente due strade: accrescere nel percorso professionale ma nel contempo valorizzare le proprie aspirazioni in campo sportivo, artistico, sociale, quindi è certamente una giornata importante».

«Giusto un anno fa – ricorda la prorettrice – la Federico II ha attivato la doppia carriera, quindi un'opportunità di adattare il percorso accademico a quelle che sono le esigenze sportive, dando un po' di spazio allo studio autonomo, dando flessibilità, per esempio nelle verifiche di apprendimento, e offrendo tutoraggio. L’Università si è poi impegnata ad erogare una borsa per questo anno accademico di mille euro per ciascuno dei 51 atleti che andrà a scalare sull'eventuale tassazione oppure poi va a conguaglio. Proprio per dare un segnale di sostegno a questi giovani».

Dopo i saluti della prorettrice - che hanno aperto la giornata sponsorizzata da Givova a cui hanno preso parte anche Valeria Fascione, assessora alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania, il Presidente Crui Salvatore Cuzzocrea, la Dirigente medico - Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Maria Teresa Menzano, il presidente Regionale FederCUSi Felice Lentini, il presidente della Rete del Sistema Universitario Sportivo Nazionale UNISPORT Paolo Bouquet e, tramite un videomessaggio, il presidente del Coni Giovanni Malagò - è stata la volta di un primo ciclo di premiazioni. Quello che la Federico II ha voluto dedicare ad alcuni campioni dello sport, tra ex studenti o tutt’ora laureandi, come: Vincenzo Boni, Nuoto paraolimpico Tokyo 2020, Teodorico Caporaso, Marcia Tokyo 2020, Angela Procida, Nuoto paraolimpico Tokyo 2020, Alessandro Sibilio, Campione europeo under 23 dei 400 metri ostacoli e Sara Sibilio, Calcio femminile Serie A Napoli. A cui i docenti Stefania De Pascale e Guido Iaccarino, unitamente al presidente del Coni Campania, Sergio Roncelli, hanno consegnato uno speciale riconoscimento.

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Attraverso le loro esperienze gli sportivi hanno raccontato agli studenti più giovani i tanti sacrifici fatti per raggiungere un traguardo importante o un podio di prestigio, specialmente se contemporaneamente si è portata avanti un altrettanto brillante carriera universitaria.

Ne sa qualcosa Angela Procida, instancabile sportiva e studentessa di ingegneria biomedica, nuotatrice paralimpica medaglia d’oro ai Mondiali di Madeira e da un solo anno anche paraciclista, sport per cui si è già laureata campionessa d’Italia: «Ci vuole tanta dedizione, tanta passione e tanto impegno - racconta Procida chiarendo che dietro ogni successo – ci sono anche tanti sacrifici e rinunce.

Penso al fine settimana in cui solitamente tanti ragazzi prendono una pausa dai libri per divertirsi ma per me il sabato e la domenica sono stati, invece, i giorni più importanti per studiare. Anche perché non era ancora in atto questa iniziativa». Ed ora tra la preparazione di una coppa del mondo e un mondiale pensa anche all’imminente sessione estiva «per cui conto di superare gli ultimi esami che mi mancano».

Prove che dovranno sostenere anche i suoi “nuovi colleghi” che stamane hanno così ricevuto il riconoscimento di “atleta federiciano”. A termine di una emozionante cerimonia - erano presenti anche tanti genitori vistosamente commossi - culminata con una bella foto di gruppo tra campioni, di oggi e ci auguriamo anche di domani, di sport e studio. 

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