Napoli, l'ironia degli «studenti contro la camorra» contro i botti fuorilegge

Napoli, l'ironia degli «studenti contro la camorra» contro i botti fuorilegge
di Alessandro Bottone
Lunedì 30 Dicembre 2019, 14:35 - Ultimo agg. 14:46
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Le ferite alle mani, al volto e agli arti superiori sono quelle più frequenti nell'uso di botti illegali, uno dei “settori” di guadagno della camorra più redditizi in prossimità del Capodanno. C'è un costante impegno delle forze dell'ordine per sequestrare i materiali abusivi e pericolosi prima che finiscano nelle mani di chi pensa di festeggiare l'inizio del nuovo anno con un petardo o una «bomba» i cui nomi sono sempre più fantasiosi, solitamente in proporzione alla potenza.
 

 

Le cifre sugli incidenti ci aiutano a capire il fenomeno. Il primo gennaio dell'anno che stiamo per salutare sono stati registrati 216 feriti di cui 41 minorenni. Quattro feriti in più rispetto a Capodanno 2018 ma sicuramente molti di meno rispetto agli anni scorsi. A questi si aggiungono i casi non registrati negli ospedali o quelli non denunciati. Il danno riguarda anche abitazioni, automobili, eccetera.

C'è ancora tanto da fare per sensibilizzare coloro che utilizzano esplosivi illegali, o botti autorizzati ma in maniera sbagliata, arrecando danni anche ad altre persone. Di qui la campagna lanciata dall'associazione «Studenti contro la camorra» in queste ore attraverso la propria pagina Facebook. Si tratta di una serie di vignette, accompagnate dall'hashtag #MaCheSparaAfà?, con l'obiettivo di far aprire gli occhi ai tanti che ancora sottovalutano il pericolo in un momento di leggerezza e di festa. Attraverso diverse frasi divertenti, scritte per lo più in dialetto, si sottolinea la stupidità di chi ogni anno rischia la propria salute e quella di chi è accanto.

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L'associazione degli studenti partenopei ha voluto trovare un modo immediato e divertente per trattare un problema serio. «I social ci hanno insegnato che si può scherzare quasi su tutto senza che ciò significhi minimizzare le questioni importanti, motivo per cui forse prendere un giro chi stupidamente ogni anno, invece di godersi i momenti in famiglia e con gli amici, scende in strada a dar vita a scene e rumori quasi da guerra civile, può essere una chiave di lettura più incisiva» dice Giuseppe Ruocco, presidente di Studenti contro la camorra.

«Chi spara a capodanno spende centinaia di euro ed alla fine non fa altro che rischiare di far male a sé ed agli altri. A casa mia uno così lo chiamiamo scemo, motivo per cui prenderlo in giro, fargli vedere quanto è stupido sparare» sottolinea Giuseppe che aggiunge: «La botta dura due secondi e non li lascia niente, un brindisi con le persone care invece ti fa stare bene per tutta la notte e, sicuramente, non ti fa saltare nessun dito della mano».

L'iniziativa contro i botti illegali richiama una precedente campagna, #MemeControLaCamorra, con la quale sono stati evidentiati i fenomeni dei parcheggiatori abusivi, dell'inciviltà e della violenza della camorra attraverso immagini semplici e divertenti. Da tempo l’associazione è impegnata sul territorio per sensibilizzare le persone a impegnarsi contro la camorra e le altre forme di criminalità organizzata. Recente il progetto svolto in una scuola di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli, con una serie di lezioni di educazione civica.

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