Ponticelli, studenti contro i botti illegali: lezione con gli agenti di polizia

Ponticelli, studenti contro i botti illegali: lezione con gli agenti di polizia
di Alessandro Bottone
Martedì 26 Novembre 2019, 14:20 - Ultimo agg. 14:25
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Una lezione all'insegna della legalità ma soprattutto della tutela della propria sicurezza. É quella vissuta dai bambini dell'istituto comprensivo 83 Porchiano Bordiga di Ponticelli che hanno incontrato alcuni operatori della Polizia di Stato. Un momento volto alla conoscenza delle attività che quotidianamente vedono impegnate le forze dell'ordine sul territorio cittadino.
 


Protagonisti gli alunni di quinta elementare e delle scuole medie del plesso di via Molino Fellapane coinvolti, già da tempo, in un percorso sulla legalità attraverso il quale i giovanissimi entrano in contatto con esponenti delle forze dell'ordine, giornalisti, attivisti delle associazioni del quartiere, eccetera. A parlare loro stamattina c'erano: l'ispettore capo Fabrizio Cocchiara, responsabile dell'URP della Questura di Napoli; Alberto Ferrari e Vittorino Palazza del nucleo artificieri di Napoli; il conduttore cinofilo della squadra di Napoli Giovanni Di Luna. Ad aprire la giornata è stato «Accoriamoci», il coro composto da quaranta bambini dell'istituto e diretto dal maestro Ciro Palella e dalle maestre Anna Gargiulo e Amalia Muneghina. A introdurre gli ospiti c'erano la vicepreside, Anna Romano, e la referente della legalità, Paola Romano.
 
 

L'ispettore capo Cocchiara ha spiegato ai bambini il lavoro quotidiano della Polizia di Stato e le varie attività nelle quali sono impegnati. Ha illustrato ai ragazzi l'app "You Pol" che, attraverso lo smartphone, può essere utilizzata per inviare veloci segnalazioni alla centrale operativa della Questura. L'ispettore si è poi soffermato sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sempre più frequenti nelle scuole e sul modo in cui i più piccoli possono difendersi.

La campagna di sensibilizzazione contro i botti illegali e contro l'uso scorretto di quelli autorizzati è stata illustrata dai due operatori del nucleo artificieri. Anche attraverso l'uso di un video, è stato spiegato agli scolari il pericolo nell'utilizzo di esplosivi. Ferrari ha detto ai ragazzi di stare lontani dai botti e di fare particolare attenzione a quelli inesplosi e di segnalare alla polizia le «bancarelle» che vendono abusivamente i botti. Come ricordato dall'uomo in divisa, sono molto frequenti i casi in cui si sparano fuochi non autorizzati e in spazi non adeguati, come nelle vicinanze di abitazioni o in luoghi affollati.

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La curiosità dei ragazzini si è concentrata soprattutto su Jago, il cane poliziotto in supporto alla Questura di Napoli. Un labrador di due anni che, dopo un attento addestramento, è utilizzato per la bonifica dei luoghi più disparati: grazie al suo eccezionale fiuto riesce a individuare esplosivi e, quindi, situazioni di pericolo. Un lavoro estremamente delicato e che coinvolge anche altri reparti della Polizia.

«Parlare di legalità in questi territori è complicato perché il limite tra legalità e illegalità è talmente sottile che si corre il rischio di banalizzare» afferma la professoressa Colomba Punzo, dirigente scolastico della Porchiano Bordiga. «Cerchiamo di raccontare delle storie. Proviamo a rappresentare la scuola come un luogo in cui si esercita l'azione legale» aggiunge la Punzo sottolineando la complessità del territorio e la grande sfida che la scuola ha nel rapporto con gli scolari e le loro famiglie.

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Gli studenti hanno mostrato particolare interesse nel dibattito con gli esponenti della Polizia di Stato. Hanno rivolto loro diverse domande, molte delle quali in merito all'impiego del cane poliziotto e alla sua cura. Le parole degli artificieri sulla pericolosità dei botti hanno colpito la platea e diversi scolari hanno detto che non li utilizzeranno nel prossimo capodanno.

Sensibilizzare i giovanissimi verso comportamenti civili è un lavoro lungo e difficile soprattutto se, oltre la scuola, i ragazzini vivono situazioni di illegalità e inciviltà diffuse come capita in alcune zone della periferia orientale.
La Porchiano Bordiga, così come altri istituti scolastici di Ponticelli, lavora da tempo per consegnare ai ragazzi un patrimonio di valori e rompere quella resistenza a parlare di alcuni temi delicati. Una sfida decisiva che riguarda anche le loro famiglie sulle quali si punterà nei prossimi incontri.

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