Case popolari di Napoli Est, manutenzione ko: il M5S porta il caso in Parlamento

Case popolari di Napoli Est, manutenzione ko: il M5S porta il caso in Parlamento
di Alessandro Bottone
Domenica 23 Giugno 2019, 15:23
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La senatrice del Movimento Cinque Stelle Silvana Giannuzzi ha visitato i complessi residenziali comunali della periferia orientale di Napoli. Accompagnata dai rappresentanti cinquestelle locali, si è recata nel vecchio rione De Gasperi e nei “bipiani” di Ponticelli e nelle palazzine del Bronx e del rione Pazzigno di San Giovanni a Teduccio. Sono due le interrogazioni parlamentari con le quali l’onorevole ha portato all’attenzione del Governo l’inadeguata manutenzione delle case popolari di proprietà del Comune di Napoli la cui competenza diretta è della municipalizzata Napoli Servizi.
 


Con la più recente interrogazione rivolta ai Ministri della Salute e dell’Interno, la Giannuzzi sottolinea che le condizioni di degrado dei complessi di edilizia residenziale della periferia orientale «espongono i residenti - soprattutto minori, disabili e anziani - a problemi di salute, per la persistenza di perenni condizioni di umidità e muffa e per l'esposizione a situazioni di instabilità murarie» e evidenzia l’assoluta insicurezza delle strutture: «Gli stabili - denuncia nell’interrogazione - potrebbero essere oggetto di collassi strutturali soprattutto a causa della lunga assenza di manutenzione in congiunzione con persistenti infiltrazioni d'acqua». La senatrice, in effetti, intende fare luce sulle «evidenti carenze della Napoli Servizi e del Comune di Napoli al fine di tutelare la salute, la sicurezza e l'incolumità nonché la dignità degli abitanti degli alloggi popolari della VI municipalità».

L’interrogazione della Giannuzzi al Senato segue quella presentata dai consiglieri comunali pentastellati Marta Matano e Matteo Brambilla e alle segnalazioni dei consiglieri della VI municipalità Tina Formisani, Simone Natullo e Pasquale Longobardi sulle gravi condizioni degli immobili di edilizia pubblica di Taverna del Ferro, a San Giovanni a Teduccio. Gli edifici del Bronx, resi celebri dai murales dello street artist Jorit, risultano compromessi dalle continue infiltrazioni di acqua piovana e da copiose perdite d’acqua al piano interrato. Situazioni alle quali si aggiungono i problemi alle fecali, alla rete fognaria e allo stato di conservazione delle passerelle in ferro che uniscono la tromba delle scale ai singoli appartamenti.

Nel vecchio rione De Gasperi di Ponticelli, invece, la maggior parte degli alloggi sono stati murati dopo il trasferimento dei residenti nelle nuove palazzine comunali. Nel rione restano ancora numerose famiglie che abitano in condizioni di assoluta insicurezza: i problemi maggiori riguardano il crollo di calcinacci nelle trombe delle scale e dai cornicioni così come le infiltrazioni d’acqua nelle abitazioni. I fatiscenti fabbricati, costruiti col piano Marshall del secondo dopoguerra, dovranno essere demoliti. Ma al momento è tutto fermo. Il piano di riqualificazione di questa aree rientra nel più ampio programma di recupero urbano dell'intero quartiere.

La senatrice Giannuzzi ha portato all’attenzione del Governo anche un’altra spinosa questione dell’area orientale: quella dei “bipiani” di Ponticelli, i container costruiti nel post terremoto e che contengono amianto. Partendo dalle condizioni in cui vivono quasi quattrocento persone, l’onorevole ha interrogato i Ministri della Salute, dell’Ambiente e dell’Interno per conoscere «quali iniziative intendano porre in essere per sopperire alle evidenti carenze del Comune di Napoli». Il problema resta trovare le soluzioni abitative idonee per gli attuali occupanti, la maggior parte dei quali abusivi. Il Comune di Napoli ha annunciato, nelle scorse settimane, di aver trovato le risorse necessarie per l’abbattimento e la bonifica del complesso di via Isodoro Fuortes attraverso i fondi del piano strategico per la città. «Confidiamo che i ministri competenti richiamino gli enti locali alle loro gravissime responsabilità al fine di tutelare la salute pubblica e la dignità degli abitanti dei Bipiani e perché ci si avvii a una definitiva soluzione» scrive la Giannuzzi nell’interrogazione.

Nei complessi residenziali della zona si riscontrano diverse situazioni d'illegalità: le occupazioni illecite di molti immobili, gli allacci abusivi alla rete elettrica e idrica, la costruzione di corpi edili abusivi, eccetera. Tutti aspetti che aggravano pesantemente le condizioni di vivibilità di questi posti.

Sono numerose le richieste dei residenti per la manutenzione nelle case popolari. Molte di queste restano inevase e ciò non fa altro che aggravare le situazioni di degrado in cui vivono migliaia di persone. Al di là degli scenari futuri per la riqualificazione di questi complessi resta urgente una risposta alle problematiche più critiche.
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