La notizia della vandalizzazione della targa dedicata a Marcello Torre, sindaco di Pagani assassinato nel dicembre del 1980 da due sicari per essersi opposto alle infiltrazioni camorristiche negli appalti per la ricostruzione dopo il disastroso terremoto che aveva colpito anche la cittadina della provincia di Salerno - per l'omicidio la Corte di Cassazione confermò l'ergastolo a Raffaele Cutolo, riconosciuto come mandante del raid omicida - ha destato una vera e propria ondata di rabbio e di sdegno in città. Nello slargo dedicato al sindaco-eroe, collocato a pochissima distanza dal palazzo di Giustizia del Centro Direzionale, ignoti vandali sono entrati in azione ed hanno deturpato la lapide con vernice nera, coprendola di orribili scritte.
Il raid vandalico, consumato proprio a ridosso delle celebrazioni della morte del giudice Paolo Borsellino, assassinato a Palermo il 19 luglio 1992, ha fatto in poche ore il giro del web. Annamaria Torre, figlia di Marcello, aveva lanciato l'appello per ripulire la targa e l'intervento immediato del Comune di Napoli ha assunto un valore simbolico: proprio nel giorno che ricorda all'Italia intera il sacrificio di Paolo Borsellino gli operai del Comune sono intervenuti per ripulire la targa e restituirle decoro. Un intervento-lampo realizzato grazie all'intervento dell'Ufficio Toponomastica del Comune e del vice sindaco Laura Lieto.
«Voglio ringraziare l'Ufficio Toponomastica, Napoliservizi e il vice sindaco Laura Lieto per essere intervenuti immediatamente dopo la segnalazione - ha affermato il Capogruppo del Pd in Consiglio Comunale Gennaro Acampora - era importante dare immediatamente un segnale in una giornata così speciale in cui si ricorda il sacrificio di Paolo Borsellino. Questi atti infami - continua l'esponente del consiglio comunale - non faranno che rilanciare la memoria e l'impegno nel nome delle vittime innocenti della criminalità organizzata».