Rifiuti a Napoli, la vergogna del lancio del sacchetto a Coroglio

Una enorme discarica di rifiuti a discesa Coroglio

Coroglio, il luogo panoramico dove gli automobilisti si esercitano al lancio del sacchetto
Coroglio, il luogo panoramico dove gli automobilisti si esercitano al lancio del sacchetto
di Antonio Folle
Giovedì 22 Febbraio 2024, 14:30 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 09:30
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Il tratto costiero ai confini tra Bagnoli e la collina di Posillipo è tra i più belli, apprezzati e sfortunati della città. La bellezza immensa che circonda questi luoghi e la ricchezza storico-culturale e paesaggistica un tempo era «inquinata» dalla presenza del mastodontico complesso Italsider, dismesso nei primi anni '90. Da allora si sono susseguiti - e si susseguono tutt'oggi - continui progetti di rilancio in chiave ricettiva di questa zona della città, ma ad oggi, se si escludono ristoranti e discoteche che lavorano quasi esclusivamente nel periodo estivo, non solo è stato fatto poco o nulla, ma in certi casi il degrado continua ad avanzare. 

Ne sanno qualcosa i residenti del tratto finale di via Coroglio dove, all'ombra dei ruderi dell'ex complesso Italsider, ogni giorno decine di automobilisti si esercitano nella ben poco edificante disciplina del lancio del sacchetto. Nella zona dove via Coroglio termina per diventare Discesa Coroglio, infatti, da diversi mesi i cittadini segnalano la presenza di una enorme discarica di rifiuti alimentata giorno dopo giorno dagli indisciplinati automobilisti che, certi di non essere visti, lanciano dalle autovetture in corsa sacchetti ed ogni altro genere di rifiuto. 

 

La spazzatura non rimossa si è accumulata di mese in mese fino a formare una vera e propria montagna di pattume che, come denuncia l'attivista flegreo Rosario Coglitore, continua a crescere fino ad arrivare a lambire le finestre ai primi piani dei palazzi adiacenti.

Solo la vegetazione fitta - che pure necessiterebbe di qualche pietoso intervento di manutenzione - nasconde parzialmente alla vista uno scempio che affaccia direttamente sul mare inquinato che bagna questo sfortunato tratto di costa partenopea. Lo stato di abbandono dei luoghi è più che evidente ed è testimoniato ogni giorno dalle decine di topi che sciamano tra i rifiuti e che rappresentano un lauto pasto per i gabbiani che popolano quest'area della città. 

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«Non è possibile che le istituzioni continuino ad ignorare questo problema - afferma Coglitore - dal momento che non parliamo di una sola discarica, ma di almeno quattro siti dove la spazzatura esce addirittura dal sottosuolo. Basta scavare un minimo per trovarsi tra le mani un sacchetto o una bottiglia abbandonata. Oggi denunciamo per l'ennesima volta questo scempio ma di sicuro non intendiamo fermarci qui. Se chi di competenza non si deciderà a intervenire per ridare decoro a questa zona metteremo in campo altre forme di protesta». 

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