Falegnameria al posto del pergolato
a Vico Equense: scatta il sequestro

La falegnameria sequestrata
La falegnameria sequestrata
di Massimiliano D'Esposito
Domenica 14 Novembre 2021, 12:39
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Il proprietario di un fondo agricolo di via San Filippo, nella zona collinare del Comune di Vico Equense, aveva comunicato che avrebbe effettuato lavori di costruzione di un pergolato. Ma la struttura si è presto trasformata in ben altro, con buona pace di ulivi e noci che vegetavano nell'area. Gli uomini della stazione carabinieri Forestali di Castellammare di Stabia sono intervenuti a seguito di un esposto del Wwf Terre del Tirreno, che aveva inoltrato una segnalazione di alcuni escursionisti, e hanno provveduto all’immediato sequestro delle opere prive di ogni autorizzazione in spregio ai vincoli paesaggistici.

Gli uomini dell'Arma, accompagnati da un tecnico comunale, si sono imbattuti infatti in un manufatto in legno infisso al suolo, con pavimentazione in moduli di cemento, copertura, porte e finestre, che sarebbe stato usato come falegnameria.

Una comunicazione di inizio lavori aveva attestato la realizzazione di un pergolato, utilizzato per proteggere gli agrumi.

«Il caso della casetta al posto del pergolato – fanno sapere dal Wwf – è solo la punta di un iceberg dell’anarchia edilizia da troppo tempo in atto nel Comune di Vico Equense che, con le sue tante frazioni, ha un territorio davvero vasto, la qual cosa non giustifica il mancato controllo da parte degli uffici preposti di cantieri e opere che, senza soluzione di continuità, devastano quotidianamente un paesaggio tanto fragile quanto prezioso. L’associazione del panda ha denunciato alla Procura di Torre Annunziata tutta una serie di casi riguardanti opere in contrasto col Put, talune realizzate con l’ausilio di grossi finanziamenti pubblici».

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