Nicola Gratteri saluta Catanzaro: «A Napoli farò il decisionista come sempre»

L'ultimo giorno come Procuratore della Repubblica di Catanzaro

Nicola Gratteri
Nicola Gratteri
Mercoledì 18 Ottobre 2023, 18:13 - Ultimo agg. 20:27
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«Conosco bene i poteri forti, conosco bene la massoneria deviata, so che cosa sono gli sgambetti. Io per tanti anni ho mangiato pane e veleno. So perfettamente dove cercano, hanno cercato e cercheranno di colpirmi, ma io in questi anni ho avuto sempre spalle larghe e nervi d'acciaio. E continuerò ad averli». Così Nicola Gratteri parlando con i giornalisti nel suo ultimo giorno come Procuratore della Repubblica di Catanzaro.

Venerdì, infatti, giurerà come Procuratore a Napoli e s'insedierà così nel suo nuovo incarico cui è stato nominato dal Plenum del Csm il 13 settembre scorso. «Chi mi conosce bene - ha aggiunto Gratteri - sa che io ho sempre lavorato col Codice in mano senza guardare in faccia nessuno e ho sempre capito cosa bisognava fare o meno.

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Non ho mai avuto problemi nel corso della mia permanenza alla guida della Procura di Catanzaro.

Non ho mai fatto falli di reazione malgrado sia stato provocato tantissime volte in tutti i modi, anche in modo rozzo e scomposto, con lo scopo di farmi perdere la pazienza. Ma non l'ho mai persa. Anzi, molte volte ho sorriso e ho pensato 'poveretti'».

Ha poi parlato del nuovo incarico. «Andrò a Napoli con umiltà. Parlerò con tutti e ascolterò tutti. Poi il mio compito sarà quello di fare la sintesi ed essere decisionista, come sempre». «Dopo la mia nomina - ha aggiunto Gratteri - sono stato già più volte alla Procura di Napoli. L'impressione che ne ho ricavato è che si tratta di una struttura complessa, con magistrati preparati anche anziani che hanno ormai una loro impostazione. Dialogherò con tutti, ma poi, a un certo punto, dovrò cominciare ad adottare le mie decisioni e dare i miei indirizzi. Altrimenti non avrebbe senso la mia presenza a Napoli».

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