«Conosco bene i poteri forti, conosco bene la massoneria deviata, so che cosa sono gli sgambetti. Io per tanti anni ho mangiato pane e veleno. So perfettamente dove cercano, hanno cercato e cercheranno di colpirmi, ma io in questi anni ho avuto sempre spalle larghe e nervi d'acciaio. E continuerò ad averli». Così Nicola Gratteri parlando con i giornalisti nel suo ultimo giorno come Procuratore della Repubblica di Catanzaro.
Venerdì, infatti, giurerà come Procuratore a Napoli e s'insedierà così nel suo nuovo incarico cui è stato nominato dal Plenum del Csm il 13 settembre scorso. «Chi mi conosce bene - ha aggiunto Gratteri - sa che io ho sempre lavorato col Codice in mano senza guardare in faccia nessuno e ho sempre capito cosa bisognava fare o meno.
Non ho mai avuto problemi nel corso della mia permanenza alla guida della Procura di Catanzaro.
Ha poi parlato del nuovo incarico. «Andrò a Napoli con umiltà. Parlerò con tutti e ascolterò tutti. Poi il mio compito sarà quello di fare la sintesi ed essere decisionista, come sempre». «Dopo la mia nomina - ha aggiunto Gratteri - sono stato già più volte alla Procura di Napoli. L'impressione che ne ho ricavato è che si tratta di una struttura complessa, con magistrati preparati anche anziani che hanno ormai una loro impostazione. Dialogherò con tutti, ma poi, a un certo punto, dovrò cominciare ad adottare le mie decisioni e dare i miei indirizzi. Altrimenti non avrebbe senso la mia presenza a Napoli».