Napoli, la rabbia dei cittadini del Vasto: «Qui sempre lo stesso degrado»

Napoli, la rabbia dei cittadini del Vasto: «Qui sempre lo stesso degrado»
di Antonio Folle
Giovedì 16 Dicembre 2021, 16:18
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Alcuni giorni fa il Comune di Napoli, con una task force creata ad hoc, è intervenuto per "ripulire" l'area che affaccia direttamente sull'ingresso principale della stazione centrale. Un intervento realizzato dopo le proteste dei cittadini che ormai da diversi anni segnalano lo stato di degrado di una piazza che rappresenta per migliaia di turisti la porta d'accesso alla città. E di fronte alla stazione centrale si stava formando una vera e propria baraccopoli dove trovavano riparo decine di senza fissa dimora. Palazzo San Giacomo ha deciso così di intervenire per ripristinare il decoro ad appannaggio dei tanti turisti che stanno arrivando da tutta Italia e da tutto il mondo per ammirare le bellezze di Napoli.

 

E fin qui tutto bene. Il problema, come hanno raccontato i cittadini del quartiere Vasto, nasce subito dopo l'intervento del Comune.

A telecamere spente, infatti, le baraccopoli formate da decine di disperati che tentano in tutti i modi possibili di riscaldarsi non spariscono, ma semplicemente si trasferiscono - fino a quando l'esasperazione dei residenti non raggiunge picchi tali da costringere le istituzioni a intervenire - in altri punti poco visibili del quartiere. Un "girotondo" che va avanti ormai da troppi anni e che ha fatto nascere nei cittadini di piazza Garibaldi e del Vasto un profondo senso di sfiducia proprio nei confronti delle istituzioni.

Subito dopo lo sgombero della baraccopoli che stazionava all'esterno del principale scalo ferroviario cittadino alcuni senza fissa dimora si sono spostati - ma sarebbe più corretto dire che sono ritornati - nelle strade del quartiere Vasto. A via Torino, nei pressi dell'edificio che ha ospitato per anni la sede napoletana della Cgil, tra i cumuli di spazzatura e le strade che somigliano a pattumiere a cielo aperto hanno fatto capolino le prime coperte e i primi cartoni che formano i giacigli improvvisati per i poveri disperati che non possono o non vogliono trovare sistemazione migliore. E' importante sottolineare, infatti, che non sempre i clochard accettano le soluzioni proposte dagli assistenti sociali del Comune. Alcuni hanno al seguito cani e gatti e si rifiutano categoricamente di abbandonarli. Altri hanno problemi di natura psichica o problemi di alcolismo e non sempre riescono ad essere accettati nei ricoveri notturni. 

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«Municipalità, Comune e Regione sono contigue dal punto di vista politico - ha spiegato Adelaide Dario del Comitato Vasto-Nolana - allora non riusciamo a capire perchè ad oggi sia ancora tutto fermo all'epoca de Magistris, quando le nostre strade erano diventate dei ghetti urbani. A via Torino ormai le strade hanno perso il loro colore naturale a causa della grande quantità di sporcizia che si è accumulata. Alla presenza dei senza fissa dimora nei pressi dell'ex Cgil si somma l'incivilità di alcuni gestori di negozi alimentari che approfittano degli scarsi controlli per buttare di tutto in strada, a cominciare dai rifiuti organici e dagli olii di frittura che attirano topi e insetti. La cosa che fa spavento - prosegue l'attivista - è che da quando c'è stata la proclamazione degli eletti al Comune ed alla Municipalità non c'è stato alcuni segnale di ripresa nelle nostre strade, ma è rimasto tutto invariato. La preoccupazione è che, nonostante le dichiarazioni di facciata che pure non sono mancate in questi anni, forse si farà qualcosa per piazza Garibaldi ma si lasceranno le strade del Vasto nel loro vergognoso e inaccettabile degrado».

Poche ore fa il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha parlato ancora del grande progetto di riqualificazione urbana di piazza Garibaldi. Ad oggi, però, il progetto che dovrebbe prevedere la creazione, tra le altre cose, di una nuova sede della regione, esiste solo su carta. Il degrado spaventoso che caratterizza uno dei luoghi simbolo della città contiua ad essere invece una triste realtà. Realtà che, unita ai mercatini della monnezza ed alla microdelinquenza dilagante, ha causato nel corso degli anni una pesantissima svalutazione del patrimonio immobiliare. Danni per milioni di euro che pesano tutti sulle spalle di chi aveva acquistato casa in zona o di chi aveva investito i suoi risparmi in attività commerciali. 

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