Medicina difensiva in ambito ostetrico e ginecologico, un master a Napoli

Medicina difensiva in ambito ostetrico e ginecologico, un master a Napoli
Sabato 13 Settembre 2014, 10:01 - Ultimo agg. 10:02
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L'interesse nei confronti della paziente e l'attenzione dello specialista per il suo reale benessere rimangono sempre pi spesso dietro il sipario. E il vero protagonista dell'assistenza diventa un assistito astratto, protagonista di una medicina spesso automaticamente difensiva che in ambito ostetrico e ginecologico sta prendendo sempre pi piede in Italia.Il Master organizzato dal Dipartimento della donna, del bambino e di chirurgia generale e specialistica diretto dal professore Nicola Colacurci.

Un master più che mai attuale perché incentrato su un argomento che coinvolge non solo la classe scientifica, ma pazienti, legali, magistrati, broker assicurativi, e politici invitati a un confronto serrato su una domanda che i cittadini si pongono ogni giorno: «La medicina difensiva in ambito ostetrico-ginecologico: è una necessità nell'attuale realtà legislativa e assicurativa?».



Il professore Nicola Colacurci, direttore scientifico del Master e del Dipartimento di ostetricia e ginecologia della Seconda Università anche stavolta è riuscito a mettere dietro lo stesso tavolo specialisti in ostetricia e ginecologia universitari e ospedalieri. Infatti nel primo appuntamento hanno partecipato con il giusto entusiasmo il segretario generale dell'Aogoi (l’associazione che riunisce ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani) il professore Antonio Chiantera per dare il via a un dibattito che coinvolge in prima persona i rappresentanti della classe medica. E non solo loro.



La proliferazione dei contenziosi medico-legali in ambito ostetrico-ginecologico e la sempre minore tutela legale stanno determinando, nella classe medica e ostetrica, atteggiamenti improntati principalmente alla tutela e alla difesa del proprio operato. Le conseguenze di questo rischio concreto conduce, in ambito diagnostico, a prescrizioni di indagini inutili e ripetute nel tempo, e in ambito terapeutico a scelte inappropriate sia nei tempi che nelle modalità attuative. Le conseguenze della medicina difensiva adottata sempre più spesso dai rappresentanti del mondo sanitario coinvolge, nella giornata di presentazione di questo interessante Master una serie di altri specialisti, oltre al professore Izzo, direttore della scuola di specializzazione in ginecologia e ostetricia della Seconda Università. Illustrerà questa delicata problematica il professore Aurilio, psicologo-psicoterapeuta della Sun, il docente di tossicologia forense della Sun, Borriello; il professore Claudio Buccelli direttore del dipartimento di Medicina Legale della Federico II, insieme con il collega Crisci dell'Università di Salerno. La voce degli avvocati e dei rappresentanti della magistratura è determinante per garantire ancora una volta alla classe medica l'interesse del benessere esclusivo del paziente. «Nella giornata inaugurale i partecipanti al Master hanno incontrato gli specialisti che nel corso degli incontri in programma in autunno e in inverno verranno sviluppati e approfonditi durante i singoli appuntamenti. Non si poteva trascurare la presenza di un broker assicurativo della Sigo - ricorda il professore Nicola Colacurci - così come l'avvocatessa civile Arcella i quali hanno illustrato i problemi legali con i professori Chieffi docente di diritto pubblico nella Sun, il suo collega Manacorda docente di diritto penale, D'Agostino del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Unito che si confronteranno con il magistrato Aschettino e con un’autorità nel campo delle indagini giudiziarie, il Procuratore Giovandomenico Lepore che fino a pochi mesi fa ha diretto la Procura della Repubblica di Napoli. In un fronte così ampio e importante non potevano essere trascurati gli aspetti legali del problema e se ne occuperà il senatore Romano».
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