Napoli, 29 arresti oggi: sgominato il clan Sorianiello del rione Traiano

In cella capi e affiliati tutti accusati di racket e droga

Maxi blitz nella notte al rione Traiano
Maxi blitz nella notte al rione Traiano
Lunedì 18 Settembre 2023, 06:30 - Ultimo agg. 16:30
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Dalle prime luci dell’alba i carabinieri del comando provinciale di Napoli stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 29 persone (una di queste morta per cause naturali prima dell'esecuzione), 

Gli indagati, tutti appartenenti al clan Sorianiello, operante nel rione Traiano di Napoli, sono gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione abusiva di arma da fuoco. Due elementi di vertice del clan risultano irreperibili: si stratta del boss Simone Soraniello e di Simone Bartiromo, diventato punto un riferimento nell'approvvigionamento della cocaina dopo l'arresto del narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale e del suo braccio destro Bruno Carbone. Un terzo indagato, Giuseppe Gaetano, è invece deceduto, per cause naturali. 

Era un fruttivendolo a custodire l'arsenale e la droga del clan. L'arsenale è stato scoperto il 13 gennaio 2021 in un negozio di frutta che si trova nel quartiere Bagnoli, a non molta distanza dal rione Traiano. A gestirlo era Salvatore Vivenzio, cognato del boss Soraniello, che in quell'occasione è stato arrestato e successivamente condannato in primo grado il 22 luglio dello stesso anno.

Dalle indagini è anche emerso anche che svolgeva il ruolo di corriere. Quel giorno i carabinieri sequestrarono 10 mitragliatori (5 kalashnikov e 5 pistole mitragliatrici), un fucile a pompa, 11 pistole, un silenziatore, 328 proiettili di vario calibro, 3 giubbotti antiproiettile e 14 chilogrammi di droga (11,296 di hashish e 2.621 di marijuana). L'episodio provocò il disappunto del boss Soraniello che, in una intercettazione ambientale captata dagli carabinieri commenta sconfortato l'accaduto parlando con una persona non identificata: «Si sono portati tutto quanto, Ci hanno spogliato nudi, hai capito?». 

Tra gli altri, sono stati identificati e arrestati mandanti ed esecutori materiali di un omicidio nel maggio del 2020. Sono stati anche sequestrati 15 chili di sostanza stupefacente riconducibile al clan, trovate e sequestrate 24 pistole, 14 fucili da guerra, 670 munizioni di vario calibro, silenziatori, giubbotti antiproiettili tutto riconducibili al clan. 

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Il provvedimento, emesso a seguito di un'articolata attività d'indagine coordinata dalla Dda di Napoli e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo dal 2019 al 2021, secondo quanto emerso dall'inchiesta, documenta l'appartenenza degli indagati al clan Sorianiello, operante nel rione Traiano di Napoli, rientrante nella sfera di influenza del cartello criminale denominato «Alleanza di Secondigliano». E ancora, il controllo da parte del clan delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti attive all'interno del cosiddetto «parco della 99». Svelata la forza di intimidazione del clan nel controllo del territorio anche attraverso la contrapposizione armata con clan rivali. Sono emersi infine numerosi episodi estorsivi nella gestione delle attività illecite e la disponibilità da parte del clan di numerose armi da fuoco. 

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