Tra i destinatari delle misure cautelari emesse dal Gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea (pm Maurizio De Marco e Lucio Giugliano) figura anche un autista che prestava servizio per la Direzione distrettuale Antimafia, in passato sottoposto a una perquisizione.
Al dipendente del ministero della Giustizia il Ros e i carabinieri di Napoli, insieme con gli inquirenti, contestano, tra l'altro, il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, come al cantante neomelodico Tony Colombo e alla moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino.
Per l'indagato il giudice ha disposto l'arresto in carcere. All'uomo viene inoltre contestato dagli inquirenti di essersi messo a disposizione, come anche alcuni suoi congiunti, per ricoprire il ruolo di prestanome. Di più, si sarebbe messo a disposizione della camorra non solo per fornire informazioni riservate ma anche per organizzare una rapina.