Droga, la mappa del business a Napoli: «In centro solo “amnèsia”»

Nei vicoli la marijuana trattata con metadone; in periferia orientale la “critical”, ibrido con due tipi di cannabis

L'amnèsia, marijuana trattata con metadone
L'amnèsia, marijuana trattata con metadone
di Giuseppe Crimaldi e Leandro Del Gaudio
Giovedì 10 Agosto 2023, 23:56 - Ultimo agg. 16 Agosto, 16:47
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Una partita di erba, quella chiamata “critical”, ha inondato le piazze di spaccio della periferia orientale. L’altra, quella di “amnesia” è stata collocata al centro di Napoli: tra i vicoli del centro storico, dove la spagnola (altra erba venduta in città) piace di più al popolo di turisti e studenti all’ombra del “corpo di Napoli”. Flussi di mercato, geopolitica criminale, secondo il boss pentito Salvatore Giuliano, il famigerato “rosso” di Forcella responsabile dell’omicidio della 14enne Annalisa Durante (delitto per il quale ha scontato un lungo periodo di detenzione), mentre si difendeva da un agguato in via Vicaria Vecchia. 

Come è noto, Salvatore Giuliano sta collaborando con la giustizia e la sua ricostruzione è finita agli atti di una inchiesta culminata due giorni fa in nove arresti. È l’indagine sul cosiddetto superclan di Napoli est (con il patto tra Mazzarella, De Micco e De Martino), dalla quale spuntano particolari legati ai flussi di mercato legati alla cosiddetta droga leggera. In sintesi, Giuliano sostiene che ci sono droghe che non hanno sfondato al centro storico, mentre possono essere tranquillamente smerciate nella periferia orientale: «La seconda volta che ho incontrato Gesualdo Sartori - ha spiegato Giuliano, a proposito di uno dei presunti emergenti - è accaduto a casa di Michele Mazzarella, prima che mi arrestassero.

Fu in quell’occasione, un altro soggetto venne a trattare con Michele una partita di erba, si chiamava “critical”, che fu presa dai Mazzarella che la distribuirono nei loro quartieri (riferimento a San Giovanni, Barra e Ponticelli); noi invece non la prendemmo perché si tratta di un tipo di droga che nel centro storico non va, nel senso che non piace. Nel centro storico - conferma poi il boss pentito - si vende molto la “amnesia” spagnola». 

La droga, assieme al racket, resta il motore che muove l’economia delle organizzazioni criminali. Un fiume di denaro di proporzioni immense, nonostante l’azione di contrasto sui grandi flussi del narcotraffico operati dalle forze dell’ordine e dalle inchieste della magistratura.
Impossibile quantificare i quantitativi veicolati a Napoli e nel suo territorio metropolitano. Ma, di certo, si tratta di tonnellate e tonnellate. Più nello specifico, e tornando alla marijuana cui fa riferimento il pentito Salvatore Giuliano, c’è da dire che - almeno sino a questo momento - le tracce della cosiddetta “critical” sono rare e sparute, almeno nei sequestri effettuati. Molto più diffusa è l’altra, l’“amnesia”. Ma di che cosa stiamo parlando? Per “amnesia” si intende la marijuana tradizionale trattata con il metadone, un espediente che serve a renderla più forte e a creare più dipendenza. La “critical” é un ibrido di due differenti tipologie di cannabis, ed è ritenuta particolarmente forte perché ha circa il 26% di Thc (la sostanza responsabile dell’effetto stupefacente della canapa: la marijuana ne contiene di solito dall’uno al sette per cento, raggiungendo anche picchi del 30; l’hashish ne contiene dal 2 al 12%. 

Stando a uno studio di qualche anno fa che ha preso in considerazione 120 città del mondo, in Italia sono tre quelle presenti nella classifica in termini di consumi di “erba”: Milano, Napoli e Roma. Milano è la più costosa, un grammo di marijuana costa di media dieci euro, a Roma 7,86 e a Napoli 7,75. In quanto a consumo Roma si classifica 16esima nel mondo smaltendo oltre 14 tonnellate l’anno contro le sei di Milano e le cinque di Napoli.
 

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