Ramadan, a Napoli la preghiera di migliaia di fedeli a piazza Garibaldi

La preghiera si è trasformata in un momento per celebrare l'integrazione a Napoli

Preghiera a Napoli per la fine del Ramadan
Preghiera a Napoli per la fine del Ramadan
Mercoledì 10 Aprile 2024, 10:30 - Ultimo agg. 11:17
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Migliaia di fedeli in mattinata a Napoli per celebrare la fine del Ramadan e c'è anche chi, come è accaduto in piazza del Plebiscito, dove si è radunata la comunità pakistana, indossa una maglia di Maradona a voler rimarcare l' integrazione e condivisione con la vita e le passioni dei napoletani.

Prima del rito l'imam della mosche dei Quartieri spagnoli, ha commentato la proposta di chiudere le scuole in questa ricorrenza. «Anche se non siamo stati noi a chiederlo - ha sottolineato - è una decisione che comunque accogliamo con gioia come indice di grande sensibilità e di rispetto reciproco».

Gli fa eco l'Imam della moschea di Corso Arnaldo Lucci, Amar Abdallah che alle centinaia di fedeli riuniti in piazza Garibaldi, davanti alla Stazione centrale, ha ricordato che Napoli è la citta dove da sempre vince il dialogo.

La preghiera si e' svolta anche nella zona del Carmine dove si sono riuniti i fedeli della moschea di piazza Mercato.

L’assessore ai giovani e al lavoro Chiara Marciani è intervenuta in rappresentanza dell’amministrazione comunale, insieme al prefetto Michele Di Bari, alla cerimonia. «In questa giornata di festa molto importante per la comunità islamica ho portato il saluto del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale – ha commentato l’assessora Marciani – La partecipazione a questa celebrazione è un segnale di riguardo verso una comunità numerosa che vive nella nostra città ed ha bisogno di essere integrata sempre più nelle nostre attività con l’attenzione ed il rispetto che meritano tutti i nostri concittadini».

«Come sottolineato dal Prefetto, quella di oggi è anche un’occasione importante per lanciare un messaggio di pace, un impegno che va portato avanti non solo qui, oggi, ma in tutto il mondo e sempre» ha concluso.

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