La chiamano la droga dei vip, quella che possono permettersi i ricchi o comunque chi può spendere 400 euro per lo sballo di una manciata di ore. È una droga di colore rosa e si produce a Forcella. Ebbene sì, tra i vicoli del centro storico, nei bassi un tempo allestiti per le bische clandestine e poi trasformati in case studenti, adesso sta rifiorendo il mercato della droga con novità assolute nel panorama criminale. La scoperta arriva dalla più recente indagine dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia Stella. Tre incensurati sono stati arrestati.
Via San Nicola dei Caserti è un vicolo di Forcella talmente stretto che un’auto a stento ci passa. Lì la luce del sole non ci arriva, i neon sono accesi anche di giorno. Il laboratorio della droga è lì, in un piccolo appartamento che in passato era stato una casa studenti. I carabinieri lo raggiungono al termine di meticolose indagini. Il locale sembra quasi un set da una di quelle serie tv americane, tipo Breaking Bad.
La droga prodotta e venduta da queste parti serve a soddisfare soprattutto una clientela di nicchia, gente facoltosa e con tanti soldi da spendere, più o meno l’8% dei clienti del droga business napoletano.
Tre in cella. Incensurati e insospettabili: si tratta di Valerio L., analista finanziario 32enne originario di Gaeta, di Emilio C., 37enne di Caserta, e di Vincenzo D. A., 27enne di Napoli. Ognuno di loro aveva la propria stanza nell’appartamento/laboratorio e ognuno è stato trovato in possesso di un “portafoglio” di stupefacenti variegato. I tre sono accusati di detenzione di droga ai fini di spaccio: difesi dagli avvocati Enrico Catalano, Mario Mangazzo e Roberto Saccomanno, sono attesi stamattina per la convalida dal gip.
Oltre ai “soliti” carichi di marijuana, cocaina e hashish, gli investigatori hanno scoperto e sequestrato più di 200 grammi di 2CB, la cosiddetta “cocaina dei vip”, venduta in pasticche di un colore rosa molto intenso. Considerando che ogni pasticca pesa un grammo e ha un costo di 400 euro, le dosi sequestrate a Forcella, se vendute, avrebbero fruttato, quindi, 80mila euro. Nella casa/laboratorio sono stati trovati e sequestrati anche 38 francobolli di Lsd (che corrispondono a una modalità di assunzione in genere poco diffusa nella zona di Napoli e provincia dove in un anno i carabinieri sono arrivati a sequestrare tre tonnellate di deoga di vario tipo; le dosi, generalmente dei bollini di carta assorbente, vengono poggiate sulla lingua e assorbite più rapidamente), polvere di funghi allucinogeni e ketamina, farmaco anestetico che se assunto in dosaggi incontrollati produce effetti psichedelici molto più potenti dell’Lsd. E, ancora, decine di dosi di “speed”, un mix di caffeina e amfetamine che può indurre ad attacchi celebrali, allucinazioni, arresti cardiocircolatori e a seri danni ai reni. Infine, ecstasy in pasticche, Md in cristalli e oltre un chilo di magnesio, sostanza utilizzata per il taglio della droga, cioè per la sua lavorazione e confezionamento