Napoli, far West a Fuorigrotta: sparano tra le giostrine, donna ferita per errore

L'urlo della vittima ricoperta di sangue: salvate la mia bimba portatela al sicuro

Il luogo dell'agguato
Il luogo dell'agguato
di Leandro Del Gaudio e Ettore Mautone
Giovedì 4 Aprile 2024, 23:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 18:07
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Chiazze di sangue a terra nella zona riservata alle giostrine per bambini, una cintura macchiata di rosso probabilmente usata come laccio emostatico per bloccare l’emorragia all’altezza della gamba. Poi urla e paura, bambini in lacrime, un casco abbandonato a terra alla men peggio, una donna che urla a squarciagola: eccola a terra, ha il viso contratto dal dolore e cerca con lo sguardo la propria bambina. Lei, la donna ferita, è stata raggiunta da uno dei colpi esplosi tra la folla, in circostanze ancora poco chiare.

Piazza Italia, Fuorigrotta, c’è ancora la luce intorno alle sette di ieri sera, quando va di scena l’ennesimo episodio di violenza criminale in città: spari ad altezza d’uomo, un colpo raggiunge una donna di 49, L. M., incensurata e residente nella zona. Ferita alla gamba, mentre era accanto alla figlioletta, mentre trascorreva qualche ora di relax in un pomeriggio di primavera, assieme ad altre mamme, in un clima di totale armonia. Un miracolo che non sia stato colpito un bambino. Brutta storia a Fuorigrotta, secondo quanto sta emergendo dall’inchiesta condotta dalla Mobile del primo dirigente Giovanni Leuci, con una donna ferita per errore, nel corso dell’ennesimo episodio da far west avvenuto nel quartiere napoletano.

Nel corso delle ore, ha preso forza la pista dell’agguato. Chi ha fatto fuoco e ha ferito la donna aveva un target ben chiaro. Ha sparato per uccidere e lo ha fatto a ripetizione: ha preso la mira e ha fatto fuoco nel corso di un probabile raid camorristico. Un agguato tra la folla di bambini, lì nel parco giochi dei più piccoli.

 

Rabbia e paura, c’è chi ha visto almeno tre soggetti in sella agli scooter con il volto coperto dai caschi. Si sarebbero dileguati in una manciata di secondi, anche se a terra è rimasto un casco che potrebbe appartenere a uno dei killer. Sempre secondo le primissime ricostruzioni, ad impugnare l’arma e a fare fuoco dovrebbero essere soggetti giovanissimi, secondo una tendenza tipica dell’ultima frontiera criminale che sta attraversando l’area metropolitana. Ma torniamo alla donna ferita. Viene condotta all’ospedale San Paolo, con la gamba destra sanguinante. Non c’è il foro d’uscita, al lavoro fino a tarda notte per estrarre il proiettile, non sono stati lesi i parametri vitali. Indagini condotte dalla Dda di Napoli, sotto il coordinamento del pm Salvatore Prisco, titolare delle principali inchieste condotte sui clan della periferia occidentale. Chiara l’ipotesi battuta.

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Un raid di camorra consumato nella zona fino a qualche tempo fa controllata dal clan di Vitale Trancone. Un boss detenuto assieme al figlio Giuseppe, a sua volta in cella sempre per fatti aggravati dal fine mafioso. È un’area che fa gola a molti, quella della Fuorigrotta bene, della zona che si estende dallo sbocco della galleria fino al viale Augusto. E quello di ieri sera non è il primo colpo messo a segno. Sono diverse le stese e gli agguati consumati anche di recente. L’ultimo episodio, lo scorso primo marzo all’esterno delle Scuole Pie. Si spara sempre più spesso, in qualunque posto. Come avvenuto il 23 dicembre del 2021, intorno alle 11 del mattino in via Caio Duilio, quando il boss Vitale Troncone venne ferito al viso, riuscendo miracolosamente a sopravvivere. Sull’agguato di ieri, il sindaco Gaetano Manfredi è in stretto contatto con il Questore per comprendere la dinanica del raid e per esprimere la sua vicinanza alla donna ferita. E, in tarda serata, il prefetto Michele di Bari ha convocato il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.

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