Napoli, riaprono i ristoranti al chiuso: il ritorno dei clienti in sala

Ristorante Mimì alla ferrovia
Ristorante Mimì alla ferrovia
di Emma Onorato
Martedì 1 Giugno 2021, 20:02 - Ultimo agg. 2 Giugno, 18:04
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Oggi si compie un nuovo passo verso la normalità, un nuovo traguardo è stato raggiunto dai numerosi ristoratori che hanno patito più di altri la ripresa: finalmente riaprono anche i ristoranti al chiuso. La città di Napoli è pronta ad illuminare, con il suo bagliore, le sale interne dei locali. Così, anche i partenopei, potranno riscoprire la bellezza di assaporare la storia gastronomica del territorio rivisitando le sale di alcuni locali della città. Con l'entrata nel mese di giugno riapre al pubblico, uno tra i ristoranti più storici di Napoli: Mimì alla ferrovia; pronto a celebrare la tradizionale cucina partenopea insieme ai suoi primi clienti: «Sono molto emozionato - rivela Michele Giugliano, titolare di Mimì alla ferrovia - è come se nascesse un nuovo bambino: siamo ricchi di entusiasmo». Un'euforia che coinvolge l'intero staff formato da dipendenti che collaborano all'interno del locale da circa un decennio; il titolare evidenzia il loro forte interesse e la sentita volontà nel voler tornare a lavorare a pieno regime e riprende il contatto con i clienti più affezionati. «L'Italia passa per Mimì», il rinomato locale ubicato nel cuore di Napoli dal 1944, da sempre una delle mete predilette dai napoletani e non solo: «Chiaramente il motore principale dell'attività è il turismo, appena si metterà in moto il turismo il nostro lavoro tenderà ad aumentare, e di molto». Sono tante le telefonate ricevute per prenotare la cena di stasera o il pranzo di domani e, da come ricorda Giuliano, di sicuro il 2 giugno favorisce il momento: sarà un giorno di festa e si tenderà ad uscire di più. «Il primo cliente di oggi - racconta Michele - è arrivato a mezzogiorno meno un quarto pur di sedersi e mangiare all'interno del ristorante: era un nostro cliente storico».

Il titolare ripercorre la storia del suo antico locale, un locale che ha ospitato volti celebri che hanno scritto la storia della città, ed è doveroso ricordare i loro nomi: il principe Antonio De Curtis in arte Totò, il grande maestro Eduardo de Filippo e Federico Fellini.

C'è un aneddoto legato a Totò che Michele decide di condividere: «La scena del film Miseria e nobiltà - in cui l'artista riempie le tasche con gli spaghetti - Totò la deve a mio padre: una sera mio padre dimenticò di portare le posate e De Curtis gli disse di non preoccuparsi perché si sarebbero arrangiati; all'epoca si usavano i rigatoni, così li mangiò, uno ad uno, con le mani. Da li gli venne l'ispirazione per girare la celebre scena del film».  

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Oltre 70 anni di passione segnano la storia gastronomica del rinomato ristorante Mimì alla ferrovia, e per l'occasione, lo chef Salvatore Giugliano, ha deciso di preparare non solo il classico ragù napoletano, ma di sorprendere i clienti con il fusion food: «Presenteremo anche la genovese che abbiamo rivisitato in chiave contemporanea: la serviremo all'interno di un panino cinese: il bao, che prende la forma di un taco, riempito con la carne delle genovese e servito con un dressing alla acciughe e salsa al basilico; quasi a ricreare un mix tra centro America e Asia».

Nei mesi scorsi il ristorante ha lavorato principalmente col il delivery e Ida Giugliano, responsabile della comunicazione di Mimì, aggiunge: «Ora fortunatamente possono aprire entrambe le sale: è bello rivedere le luci accese: la sala è di nuovo viva. Finalmente torneremo ad ospitarli i clienti storici, i nuovi ed anche i turisti che cominciano a ripopolare la nostra città».

Da Mimì si respira un'atmosfera dal sapore tradizionale con piatti che richiamano a una cucina classica di qualità, ma che include anche un tocco di modernità; quando si entra si è avvolti da un impeccabile servizio di ospitalità: questi sono gli ingredienti che condiscono la ricetta del ristorante Mimì alla ferrovia.

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