Napoli. Le notti di follia a San Domenico, residenti in rivolta

Napoli. Le notti di follia a San Domenico, residenti in rivolta
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 1 Ottobre 2017, 09:25 - Ultimo agg. 2 Ottobre, 09:01
2 Minuti di Lettura

L'appuntamento corre veloce sul web e sulle onde di whatsapp. I vari gruppi che popolano le notti del centro storico si organizzano quasi sempre nelle ore precedenti il tramonto, ed è così che la zona dei Decumani si popola improvvisamente di una marea umana pronta a passare la notte. Concerti improvvisati di musica live o anche registrata, poco importa, perché quel che conta sono i decibel. Sparati ad altissimo volume. Il resto lo fanno l'alcol che scorre a fiumi, e - quasi sempre nel finale degli happening improvvisati - le risse. Le notti bianche del centro storico. In un mix di follia collettiva che rende impossibile la vita ai residenti. Da una settimana chi vive tra piazza San Domenico Maggiore, via Benedetto Croce e dintorni ha deciso di reagire.
 


«Non ce la facciamo più - spiega al Mattino Vissia Viscione, 40 anni, proprietaria di un appartamento nello storico edificio di palazzo Petrucci - Per questo abbiamo lanciato un appello al comitato per la quiete e la vivibilità pubblica. Dopo avere inutilmente tentato di chiedere aiuto alle forze dell'ordine e al Comune non sappiamo più che cosa fare».
 
 

Vivere le notti lungo i crocevia del centro storico - e il problema è lo stesso che investe il quadrilatero che va da piazza Bellini a piazza del Gesù, e da sant'Anna dei Lombardi a Mezzocannone - è diventata un'impresa. Di giorno, ma soprattutto di notte. Un fenomeno antico, che tuttavia negli ultimi mesi pare avere assunto dimensioni intollerabili. Perché - e questo lamentano i residenti - «qui ormai si tollera di tutto».


Continua leggere sul Mattino Digital

© RIPRODUZIONE RISERVATA