Nicola Gratteri procuratore di Napoli, il presidente Garzo: «Uniti nella lotta a clan e crimine comune»

Un lungo applauso per l’immissione in ruolo del nuovo procuratore

Il nuovo procuratore di Napoli Nicola Gratteri
Il nuovo procuratore di Napoli Nicola Gratteri
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Venerdì 20 Ottobre 2023, 12:21 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 09:09
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È stato il presidente del tribunale di Napoli Elisabetta Garzo a proclamare l’immissione in ruolo del nuovo procuratore di Napoli Nicola Gratteri. Un lungo applauso, da parte delle centinaia di persone presenti nell’arengario del Palazzo di Giustizia di Napoli. Ha spiegato il presidente Garzo: «Anche a nome personale le auguro un attimo lavoro, certa di una interazione con il tribunale, nella lotta alla criminalità organizzata e criminalità comune in un momento così difficile per Napoli, che spera nella giustizia». 

Ai giornalisti, prima dell’udienza di giuramento, il capo della Procura di Napoli ha detto in modo scherzoso: «Grazie per l’incoraggiamento, ma da me non avrete notizie». 

Presenti oltre venti magistrati della Procura di Catanzaro, il capo della Procura nazionale Gianni Melillo, il prefetto di Napoli Claudio Palomba e i vertici degli uffici giudiziari di Napoli, a partire dal presidente di Corte di Appello Eugenio Forgillo e il procuratore generale Antonio Gialanella

Ha preso la parola per ultimo è nella solennità dell’arengario il procuratore Nicola Gratteri ha detto: «Prima di entrare ero tranquillo.

Ora, dopo aver sentito tanto affetto e tante cose belle non sono tranquillo per il peso del compito e la responsabilità che mi aspetta. Ora vi ringrazio tutti e spero di costruire assieme un percorso, per togliere farraginosità e dare risposte alla richiesta di giustizia di migliaia di persone». 

Molto sentito l’intervento del procuratore nazionale antimafia Gianni Melillo. «Parlo per essere al fianco di Gratteri. Da oggi Napoli ha un procuratore nel pieno esercizio delle sue funzioni. Un giorno importante. Conosco da molto anni le qualità umane e professionali di Gratteri. Conosco questo ufficio d’élite avendovi lavorato per molti anni. La conoscenza dell’uomo e della realtà nella quale è chiamato ad operare, mi rende convinto che grande lavoro sarà fatto».

Il capo della Dna ha poi aggiunto: «Gratteri è un Magistrato di altissimo lavoro. Parlo ora della persona. Abbiamo sentimenti reciproci di affetto, dal momento che abbiamo sorriso e scherzato di fronte a tante piccole provocazioni su presunte e inesistenti provocazioni tra di noi. Ha lavorato in una terra affascinante, pericolosa e complessa. Ha dimostrato in ogni passo doti straordinarie. Ha dimostrato slanci di generosità e sensibilità umana». Poi un intervento legato al distretto napoletano: «Nutro Incondizionata fiducia per quella straordinaria comunità di lavoro. Si dice spesso che Napoli è la più grande procura d’Italia, vero ma non basta. Ufficio del pm in cui ogni lavoratore fa parte di valori condivisi, in cui nessuno può sostenere peso da solo. Gratteri sarà così garante e promotore del suo arricchimento. Saremo quotidianamente al fianco del procuratore di Napoli, lavorando accanto alla procura di Napoli, come accanto a tutti gli uffici distrettuali». Il procuratore Melillo ha poi rivolto un sentito ringraziamento a Sergio Ferrigno e a Rosa Volpe, i due vicari di questa lunga vacatio, per lo sforzo del pm. 

 

Ma il capo della Dna tocca anche uno dei nervi scoperti del sistema giudiziario: «La sfida più grande è assicurare la ragionevole durata dei processi, madre e riparatrice dei torti subiti dai cittadini. Senza questa garanzia la stessa funzione della giustizia risulta svuotata e screditata. Pm, avvocati e giudici hanno il dovere di lavorare insieme». Poi un appello anche ai vertici dell’avvocatura, rappresentati dal vicepresidente del consiglio dell’ordine Carmine Foreste e dal presidente della camera penale Marco Campora: «Agli avvocati di Napoli chiedo di dare fiducia e collaborazione, rispetto e lealtà che abbiamo avuto in questi anni. Sono felice e onorato che sia lui a succedermi».

Ed è da parte del vicepresidente Foreste che arriva l’appello a non interrompere il confronto con il foro napoletano, nella comune direzione di realizzare i miglioramenti auspicati. 

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Tocca al procuratore generale Giuseppe Lucantonio ricordare il lavoro e la commozione di questi giorni. Magistrato napoletano, dopo una carriera spesa nella dda e bell manti terrorismo napoletano, il pg Lucantonio ha ricordato «l’abnegazione del procuratore Gratteri: Auguro a Nicola gli stessi affetti e la stessa emozione, lo stesso rispetto che ha vissuto in Calabria». 

Ad applaudire tante persone, anche l’artista Enzo Avitabile.

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