Piscinola, ristrutturazione a metà per il polifunzionale: «Evitare inutile spreco di risorse pubbliche»

Piscinola, ristrutturazione a metà per il polifunzionale: «Evitare inutile spreco di risorse pubbliche»
di Alessandro Bottone
Giovedì 16 Aprile 2020, 21:26
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Il centro polifunzionale «Lotto 14/b» di Piscinola, nella periferia nord di Napoli, attende da anni il pieno recupero. L'enorme struttura è stata costruita nel post terremoto e per anni destinata a istituto scolastico. Oggi è per lo più inutilizzata e abbandonata, presa di mira da vandali e delinquenti in numerosi occasioni. Solo una parte del bene pubblico è normalmente utilizzata. Una palestra, il piccolo anfiteatro, la biblioteca e alcuni uffici resistono all'estremo degrado che caratterizzano gli spazi di via Nuova dietro la vigna.

Una speranza è arrivata dai fondi del PON Legalità 2014-2020. Tre milioni e 400mila euro sono le risorse che saranno utilizzate per recuperare una porzione della struttura, ovvero quella oggetto di roghi dolosi e che si presenta nelle condizioni peggiori. Il progetto riguarda 14mila metri quadrati di spazi all'aperto - tra verde e attrezzature sportive - e 3.600 metri quadrati tra palestre, spogliatoi e spazi da destinare ad attività laboratoriali e alla formazione. L'obiettivo è «dare vita a un centro dedicato al tempo libero e allo sport», creare una struttura prevalentemente dedicata all'integrazione di migranti essendo «in prossimità di insediamenti migratori del territorio e dei comuni confinanti» e in «un'area caratterizzata da fenomeni di marginalizzazione sociale, rischio devianza, elevato livello di pervasività mafiosa». Al termine dei lavori la parte riqualificata entrerà nella rete dei centri giovanili comunali. Difatti la gestione e la manutenzione ordinaria saranno a carico del Comune di Napoli almeno per i primi cinque anni a conclusione del progetto.



Il problema riguarda gli spazi che restano fuori dagli interventi programmati come gli impianti sportivi «che necessitano di lavori per poter essere utilizzati in sicurezza», si legge negli atti comunali. Manca da tempo la manutenzione ordinaria e straordinaria. Basta guardare l'ascensore utile all'accesso alla biblioteca pubblica ormai guasto da tempo: è impossibile per persone con disabilità e anziani salire fino al quarto piano. E poi ci sono gli spazi inutilizzati da sempre come la piscina. Nel pieno abbandono anche l'auditorium per il quale è prevista una ristrutturazione con le risorse di un milione e 854mila euro del piano strategico della Città Metropolitana di Napoli.

Sulla necessità di recuperare solo una parte del complesso e lasciare l'altra senza un progetto concreto si è aperta la polemica. «Bisogna fare una dovuta premessa - dice Anna Valeria Arpaia, presidente del comitato “Polifunzionale 14b” - il problema non riguarda la questione migranti sì/migranti no, come un po’ sta emergendo da dibattiti sterili e spesso ignobili sui social, ma sul miglior modo per recuperare una struttura che segnerebbe la rinascita di un territorio, fortemente abbandonato a se stesso». In effetti sono numerosi i commenti critici da parte dei residenti rispetto all'intenzione di utilizzare il bene per tale tipo di progetto.

La questione riguarda «l’inopportunità di accedere a dei fondi che non permettono di rispondere alle reali esigenze della struttura» sottolinea Arpaia in rappresentanza dei numerosi frequentatori del polifunzionale di Piscinola i cui locali «ospitano tantissimi bambini e ragazzi nonostante attualmente siano fatiscenti e degradati». «Dallo studio di fattibilità presentato dal Comune di Napoli emerge che l’ingente somma sarà utilizzata per soli due piani degli ex studi Rai e per le aree esterne. Il tutto senza prendere minimamente in considerazione le indicazioni e le necessità che le associazioni presenti e il comitato stesso hanno rivolto all’amministrazione negli ultimi sei anni» evidenzia Arpaia che aveva sperato nell'utilizzo di altri fondi per la messa in sicurezza e il successivo utilizzo dei locali attualmente utilizzati. Insomma «resteranno degli enormi vuoti - come la ex scuola superiore, la piscina mai collaudata, gli altri piani dove una volta era anche presente una ludoteca - e degli spazi che per quanto fatiscenti sono già vissuti e quindi di più facile destinazione». Il comitato intende conoscere quali sono gli obiettivi dell'amministrazione comunale e soprattutto chiede di essere ascoltato come realtà che da anni lotta per la riqualificazione del bene «prendendo in considerazione il territorio e le sue necessità soprattutto per evitare un inutile spreco di risorse pubbliche».

Al momento non si conoscono i tempi di realizzazione dei primi interventi né il destino delle aree fuori da ogni progetto. La paura dei tanti studenti del comitato e di chi frequenta il complesso che ancora per molto ci saranno solo scheletri di fronte ai quali da soli si può fare poco o nulla.
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