Scontri ultras Napoli-Union Berlino, sequestrati i cellulari degli 11 tifosi tedeschi

I presunti teppisti non hanno consegnato le password di accesso

Scontri ultras Napoli-Union Berlino
Scontri ultras Napoli-Union Berlino
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Giovedì 16 Novembre 2023, 16:05 - Ultimo agg. 17 Novembre, 07:28
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Stanno lavorando sui telefoni cellulari sequestrati durante gli interrogatori di garanzia del gip. La Procura di Napoli è al lavoro per ricostruire moventi e responsabilità degli scontri avvenuti dieci giorni fa, prima del match casalingo di Champions del Napoli contro Union Berlino.

Come è noto, la Procura ha coordinato il blitz per l'arresto di undici teppisti tedeschi accusati - tra l'altro - di devastazione. Una ricostruzione accolta solo in parte da parte del gip, che - sabato scorso - ha scarcerato gli undici indagati, disponendo il divieto di dimora in Campania. Questione di interpretazione, dal momento che il braccio di ferro tra pm e giudice era sulla valutazione degli indizi di colpevolezza, a proposito dell'accusa di devastazione. Intanto, però le indagini vanno avanti. 

Al lavoro il pm Maria Sofia Cozza, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Sergio Amato, si scava - lì dove è possibile - nelle memorie informatiche dei cellulari sequestrati.

Nessuno degli indagati ha accettato di fornire le password del proprio cellulare, si attendono le contromosse degli agenti digos, sotto il comando del primo dirigente Antonio Bocelli. 

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Inchiesta in corso, c'è una ipotesi di fondo: quella di una regia organizzata, che avrebbe visto coinvolti circa duecento teppisti, per scatenare l'inferno a Napoli. Esattamente come avvenne qualche mese fa, quando furono i teppisti dell'Eintracht di Francoforte ad aggredire agenti e incendiare cassonetti della spazzatura. 

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