Spazzamento meccanizzato, la protesta dei lavoratori: «Senza stipendio da mesi»

I lavoratori di AmTecnology di nuovo in sciopero
I lavoratori di AmTecnology di nuovo in sciopero
di Antonio Folle
Martedì 21 Gennaio 2020, 16:45 - Ultimo agg. 17:04
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Lo scorso mese di novembre i lavoratori di AmTecnology, azienda che cura la raccolta differenziata e lo spazzamento meccanizzato per conto di Asìa, sono scesi in piazza per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi da parte della loro azienda. Dopo le proteste di piazza e il pagamento - a singhiozzo - delle mensilità arretrate, i lavoratori sono nuovamente sul piede di guerra. Circa trenta dipendenti, infatti, lamentano il mancato pagamento delle spettanze di novembre, dicembre e del 730, nonostante Asìa abbia già fatto fronte ai suoi impegni nei confronti di AmTecnology. 

Una folta delegazione di operatori ecologici ha fatto sentire la sua voce stamattina, all'esterno della centrale operativa di Asìa a via Ponte dei Francesi, per chiedere alla partecipata di palazzo San Giacomo maggiore controllo sulle ditte esterne a cui sono affidati alcuni importanti servizi. AmTecnology - che opera in diversi comuni della Campania - nel 2015 è risultata vincitrice di un bando di gara del Comune di Napoli dal valore di oltre tre milioni di euro. Da allora, però, come più volte denunciato dai lavoratori, le spettanze non sono mai state erogate con regolarità e i dipendenti hanno più volte minacciato di incrociare le braccia a causa del mancato rispetto dei loro diritti.
 
 

Durante i flash-mob dei lavoratori - che hanno protestato solo dopo aver regolarmente prestato servizio - una telefonata da parte dei vertici dell'AmTecnology annunciava la regolarizzazione della situazione entro poche ore. Parole a cui i lavoratori non hanno dato alcun credito. «Ormai sono anni che ha siamo in questa situazione - denuncia Vincenzo Tartaglia, rappresentante sindacale dei lavoratori in protesta - e un messaggio che annuncia il pagamento degli stipendi arretrati non ci accontenta. Noi siamo operai e viviamo di stipendio, non è giusto che una azienda come la nostra sia così discontinua nei pagamenti nonostante Asìa versi regolarmente le spettanze come da capitolato d'appalto. Alcuni colleghi - prosegue - sono disperati perchè non riescono nemmeno a garantire la sussistenza alle proprie famiglie. E nonostante tutto ogni giorno scendiamo in strada a fare il nostro lavoro. Alla maggior parte dei lavoratori mancano le spettanze di novembre e dicembre, del pagamento del 730 non c'è alcuna traccia. Altri ancora lamentano difficoltà a richiedere prestiti perchè risultano cattivi pagatori dal momento che hanno fatto la cessione del quinto dello stipendio e AmTecnology non rispetta i suoi impegni. Oggi siamo fuori la sede di Asìa - conclude - per chiedere un loro intervento. Se la situazione non si sbloccherà a breve scenderemo di nuovo in piazza».
 

Problemi analoghi si registrano anche in altri comuni dove AmTecnology eroga i suoi servizi. Dal prossimo 24 febbraio, nel Comune di Lettere, ci sarà lo stop totale alla raccolta dei rifiuti a causa delle gravi inadempienze da parte dell'azienda. Stop, quello del comune montano, che segue un'altra protesta datata ottobre 2019 sempre per la mancata regolarità nei pagamenti.

Il sindacato Usb non si è limitato a chiedere ad AmTecnology maggiore regolarità nei pagamenti e il versamento delle spettanze arretrate. L'Unione Sindacale di Base ha rilanciato, chiedendo ad Asìa di internalizzare i servizi e, di conseguenza, i lavoratori. «Asia inizi a chiedere conto alle aziende che lavorano per lei dei mancati pagamenti degli stipendi ai dipendenti - ha affermato il rappresentante sindacale Mimmo Cordone - e del mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Chiediamo una interlocuzione con Asia Napoli circa l'effettiva stabilizzazione di questi lavoratori e l'internalizzazione di un servizio così utile come lo spazzamento meccanizzato. Riteniamo Asìa la principale corresponsabile di questa assurda situazione che colpisce così tanti lavoratori - prosegue il sindacalista - e ci aspettiamo che quanto prima i vertici dell'azienda ci convochino per un tavolo di discussione serio e concreto». 
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