Strage di Secondigliano. Luigi ucciso sulla moto, il dolore dei suoi studenti del Convitto nazionale

Strage di Secondigliano. Luigi ucciso sulla moto, il dolore dei suoi studenti del Convitto nazionale
di Maria Elefante
Domenica 17 Maggio 2015, 11:55
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Non doveva passare di là. Non doveva tornare a casa quel giorno e in quel momento». Gli amici ed i colleghi di Luigi Cantone 59 anni, cuoco del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II a Piazza Dante non si danno pace. Scuotono la testa e restano in silenzio rispettando la scelta della famiglia Cantone. Ma quel maledetto giorno Luigi sarebbe dovuto rimanere a scuola. C’era un corso di aggiornamento sulle manovre di primo soccorso e come molti altri colleghi, Luigi avrebbe dovuto partecipare alla lezione. «Ma il destino ci ha giocato un terribile scherzo perché il corso è stato rimandato al prossimo 22 maggio e lui non ci sarà – spiegano alcune colleghe di Luigi – era una persona buona e genuina, proprio come tutto quello che metteva in tavola per i ragazzi».



Sconvolti, tutti si sono chiusi in un mutismo, anche la preside della scuola ha preferito restare in silenzio. La notizia si è diffusa tra insegnanti e studenti del convitto soltanto ieri mattina. Fino all’ultimo speravano in uno sbaglio o in un’omonimia, una speranza che si aggrappava all’errore sul lavoro di Luigi, in un primo momento, infatti, si pensava fosse stato colpito un fioraio. Ma Luigi era uno dei cuochi responsabili della struttura.



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